
Avevo già scritto una ricetta di Biscotti Magici, cioè senza burro né uova, ma questa versione con l'uvetta è molto più gustosa. Li ho assaggiati durante un pomeriggio di chiacchiere e cucito con Laura. Commentando insieme la bontà dei biscotti, lei mi ha rivelato che erano biscotti senza grassi animali, impastati con il vino.
Mi piace tantissimo l'usanza natalizia di regalare i biscotti: adoro la fase di scelta per decidere quale ricetta realizzare e stare in cucina con il forno acceso, così come mi piace molto vedere sul web tutte le ricette che vengono proposte.
Quest'anno mi limiterò a questa ultima attività :o) poiché ho pensato ad un altro genere di regalino natalizio, sempre fai-da-me, e non c'è tempo per fare tutto: il Natale e le vacanze sono vicinissimi... evviva!!!!!
Vorrei raccogliere qui un elenco di ricette, mie e di altri blog, che sia utile per le future sessioni di biscottatura.
Il tempo corre, le settimane si susseguono e non manca molto alle vacanze natalizie! Questa mattina sono stata in giro fino ad ora di pranzo per iniziare gli acquisti dei regali di Natale, in modo da non ridurmi agli ultimi giorni.
Poi nel pomeriggio ho voluto provare la ricetta dei biscotti che si vedono nelle foto. Non sono bellissimi e sono un po' spatasciati, ma ad essere sincera pensavo peggio! Come ho scritto a Sweetie nei commenti al suo post, non sono molto in sintonia con la frolla montata.
Lo si può vedere confrontando le mie foto con quelle di Sweetie: sarà la terza o quarta ricetta che provo sembre con brutti risultati, ma almeno sono mangiabili :o) E dire che nel fare questa ricetta di Biscotti Friabili di Santin mi ero applicata bene: burro morbido ben montato, farina setacciata... Forse non sono fatta per la pasticceria "finissima".
Oltre alla ricetta dei biscotti, questa settimana sono stata attratta dalle ricette che sono state proposte per il Thanksgiving:
- Live Love Food propone la sua raccolta di suggerimenti per festeggiarlo
- Heidi di 101 Cookbooks fornisce spunti per un approccio vegetariano ai festeggiamenti
- Good Life Eats pianifica la giornata del ringraziamento fin dalla colazione
- anche CakeDuchess presenta le sue idee per la giornata aggiungendo la ricetta per una torta alle noci pecan
- e poi, come in tutte le feste si riciclano gli avanzi!
Dall'inizio dell'anno ho aumentato molto l'utilizzo della farina di farro. I motivi sono principalmente due.
Primo motivo - ho trovato presso la grande distribuzione una farina accettabile: sono un po' pigra e così frequento sempre gli stessi posti per gli acquisti, in base alla loro comodità sul tragitto casa-lavoro. La farina di farro che riuscivo a trovare fino a poco fa era una farina Bio e integrale, ma che reputo di pessima qualità poichè ha un retrogusto marcato di segatura. Ora invece trovo la farina dell'azienda agricola Monterosso (PU) che ha un buon sapore, anche se forse non è pregiatissima come altre più rinomate.
Cerco sempre nuovi modi per impiegare il lievito madre, per capire quali risultati si possono ottenere e per non limitarmi al solo pane.
Ricordavo di avere letto dei "Biscotti del Lagaccio" e grazie a Google ho ritrovato il bellissimo ed esauriente post di Cinzia.
Questo biscotto tipico di Genova ha pochissimi ingredienti, ma un grande risultato: i biscotti sono leggerissimi e lievemente dolci, sono secchi ma non spacca-denti e si conservano per lunghissimo tempo in una scatola di latta. Assomigliano molto alle fette biscottate industriali, ma a mio parere sono molto più sani: ho notato che le fette biscottate in commercio contengono oli vegetali non meglio specificati, oltre ovviamente ai conservanti.
Questi biscotti burrosi sono deliziosi! Da quando Sandra li ha pubblicati nel suo bellissimo blog li ho già rifatti varie volte. Sono perfetti da regalare a Natale oppure per un Afternoon Tea in queste fresche giornate primaverili.
Ed eccomi qui ad inaugurare i post del 2012. Spero che le feste appena trascorse siano state positive per voi e che vi siate riposati.
Per quello che mi riguarda direi che il bilancio è positivo: tanto riposo, pranzi e cene con amici e parenti, tempo per godermi la casa addobbata e per stare in cucina per puro divertimento. Unico neo le tante calorie assunte, ma si sa: durante le feste di Natale è impossibile stare a dieta. Così meglio non pensarci e dedicare un po' di energie per rifare quei biscottini che sono tanto piaciuti la volta scorsa.
Ho già consegnato i regali di Natale ai miei amici, così posso svelare quello che ho pensato e confezionato quest'anno.Mi piace regalare qualcosa di utile e, presa come sono dalla passione per la macchina da cucire, ho voluto confezionare un portatorte. Mi sembrava brutto consegnarlo vuoto e così ho aggiunto un vassoietto di biscotti di cui inizio a mettere le ricette già in questo post.
L'avvicinarsi del Natale inizia a farsi sempre più visibile: in casa ci sono quasi tutti i pacchetti destinati a parenti ed amici e fuori dalla finestra vedo che in queste ore sono apparse molte decorazioni luiminose. Io sono ancora indietro e sto iniziando solo ora l'allestimento dell'albero e del presepe: ieri sono stata impegnata nell'annuale "operazione panone". Il prodotto finale di quet'anno presenta i seguenti numeri: 4 panoni grandi (Kg 1,350 l'uno), 4 panoni medi (Kg 1,100 l'uno), 14 panoni piccoli (gr 850 l'uno), 7 panoni piccolissimi (gr 600 l'uno) :o) Ovviamente non sono dedicati unicamente al consumo familiare, ma saranno regalati come da tradizione.
Il nome di questa ricetta è stato coniato da una conoscente di mia suocera, la quale un giorno ha fatto questi biscotti e li ha portati per farli assaggiare alla sua classe universitaria (lei è una studente). Mia suocera è molto attenta a quello che mette in tavola e ai suoi compagni di classe è stata molto fiera di annunciare che nei biscotti non c'erano né burro né uova. Immediata la reazione: "Ma cosa sono? Biscotti magici? come fanno ad essere così buoni se manca tutto il buono!?!?!!?". E così è nato il nome di questi dolcetti, che prima si chiamavano semplicemente "biscotti senza burro e uova".
Devo ammettere che hanno sorpreso anche me quando li ho assaggiati, tanto che mi sono fatta dare subito la ricetta che ha origini (forse) televisive.
Trovo che il massimo della loro bontà lo esprimano quando vengono inzuppati nel vino, se poi è aleatico è il top :o)
Il forno sta per entrare nel suo letargo estivo, ma io sono ancora alle prese con varie farine, cereali e legumi da salvare prima dell'attacco delle antipatiche farfalline.
Un pacchetto di farina bramata per polenta è rimasto inutilizzato a causa di un acquisto sbagliato. L'idea di un piatto fumante di polenta è stata subito scartata! Meglio accendere il forno e realizzare dei biscottini!
La farina non è quella adatta per biscotti e così per il secondo impasto ho macinato la farina necessaria... a mano!
Nel primo impasto avevo usato la farina così come era... devo ammettere che i granelli grossi non sono piacevolissimi da mangiare, ma sono sopportabili :o)
300g Farina bianca
200g Farina gialla
200g Zucchero + 3 cucchiai per lo spolvero
100g Burro
2 Uova
3 cucchiai di Uvetta
1/2 bustina di Lievito per Dolci
1 Arancia (o 1 Limone)
Latte q.b.
1 pizzico di Sale
In una ciotola mettere le farine e mescolarle conlo zucchero, il lievito e il sale. Fare una buca nel centro e mettere le uova, il burro morbido a pezzetti, il succo e la scorza grattugiata dell'agrume scelto e l'uvetta.
Impastare velocemente, unendo eventualmente poco latte se l'impasto fosse troppo secco.
Con la pasta formare tre palle, schiacciarle per ottenere dei dischi e metterli in frigorifero per 30 minuti.
Scaldare il forno a 160-170°C.
Estrarre il primo disco dal frigorifero, stenderlo ad uno spessore di 3-4mm, splverarlo con parte dello zucchero e passarvi sopra il mattarello per farlo aderire. Ritagliare i biscotti con una formina o la rotella tagliapasta, disporli lievemente distanziati su una teglia e cuocerli fino a quando il bordo inizierà a colorire (10-15 minuti).
Ripetere con gli altri dischi fino ad esaurimento della pasta.