Il nome di questa ricetta è stato coniato da una conoscente di mia suocera, la quale un giorno ha fatto questi biscotti e li ha portati per farli assaggiare alla sua classe universitaria (lei è una studente). Mia suocera è molto attenta a quello che mette in tavola e ai suoi compagni di classe è stata molto fiera di annunciare che nei biscotti non c'erano né burro né uova. Immediata la reazione: "Ma cosa sono? Biscotti magici? come fanno ad essere così buoni se manca tutto il buono!?!?!!?". E così è nato il nome di questi dolcetti, che prima si chiamavano semplicemente "biscotti senza burro e uova".
Devo ammettere che hanno sorpreso anche me quando li ho assaggiati, tanto che mi sono fatta dare subito la ricetta che ha origini (forse) televisive.
Trovo che il massimo della loro bontà lo esprimano quando vengono inzuppati nel vino, se poi è aleatico è il top :o)