Devo ammettere che la foto di questa ricetta vista su Baking Bites non mi ha colpito per bellezza, però incuriosita dagli ingredienti ho voluto darle una chances. Non so come, ma mi sono ritrovata ben due sacchetti di cocco disidratato in dispensa e la scadenza si avvicina... per cui tocca sacrificarsi e, perché no, provare una nuova ricetta :o)
La ricetta del dolce non è fissa, non ne ho uno favorito, ma cerco di orientarmi verso dolci semplici che utilizzano olio al posto del burro. A dire il vero ogni volta sfrutto l'occasione per provare dolci nuovi. Uso ricette trovate su internet o libri fino a quando non trovo la ricetta che diventa il trip del momento :o) e per un po' di settimane non viene abbandonata.
Una ricetta semplicissima nata dall'esigenza di utilizzare della panna prossima alla scadenza: l'avevo comprata convinta di riuscire ad utilizzarla, ma poi era rimasta a languire in frigorifero.
La ricetta l'ho trovata tramite una ricerca con Google e ho selezionato una ricetta dal forum di CookAround: la più semplice e meno laboriosa :o)
Domenica, mentre preparavo il necessario per la cena con alcuni amici mi sono resa conto di avere un po' di tempo morto.
Già che ero in cucina mi sembrava sciocco abbandonare tutto per dedicarmi ad una attività completamente differente e così ho iniziato a pensare a qualcosa d'altro da cucinare.
Per la cena avevo già previsto tutto, anzi, forse pure troppo e allora ho iniziato a pensare ad una ricetta che mi sarebbe piaciuto provare.
Avendola vista di recente e dato che il forno era caldo (grazie alle fresce temperature ormai un ricordo!) non ho avuto dubbi: Bakewell Tart!!!
Questa torta-crostata coperta-pudding è stata oggetto della sfida di giugno del gruppo virtuale "Daring Bakers".
Mi ricordavo anche delle graziose tartellette realizzate da Cindystar: anche io, come lei, prima di domenica non avevo mai realizato la "crema" frangipane!
Il suo risultato direi che è decisamente migliore del mio, ma il sapore era comunque paradisiaco!!!
1 dose Pasta frolla (1/3 del totale della ricetta di Adriano)
1 vasetto Marmellata di Lamponi
Mandorle a Scaglie
Farina
125g Burro morbido
125g Zucchero a Velo
125g Farina di Mandorle
30g Farina 0
3 Uova
Vanillina
Stendere la pasta frolla in un disco sottile e abbastanza grande per foderare uno stampo da crostate di 26 cm di diametro, imburrato e infarinato.
Scaldare brevemente la marmellata e stenderla in modo uniforme sul fondo del guscio di pasta frolla. Porre lo stampo in frigorifero mentre si prepara il ripieno.
Montare a crema il burro morbido con lo zucchero a velo: utilizzare la planetaria o uno sbattitore elettrico poiché richiede un po' di tempo. Il risultato deve essere soffice e bianco.
Aggiungere poi un uovo alla volta, continuando a montare, lasciando che si amalgami bene prima di aggiungere il successivo.
Si otterrà una massa dal'aspetto granuloso, ma come dice Cindy: niente panico!
Aggiungere la vanillina e montare ancora per 30 secondi. Aggiungere quindi anche la farina 0 e quella di mandorle amalgamando con delicatezza.
Estrarre lo stampo dal frigorifero e versarvi la crema frangipane.
Cuocere in forno a 170-180°C (150-160°C per il forno a gas) per circa 30 minuti. Quando mancano 5 minuti al termine cospargere la torta con le lamelle di mandorla e continuare la cottura.
Il nome inglese di questa ricetta è molto più altisonante: "French Yogurt Cake with Marmalade Glaze" tratta dal libro Baking: From My Home to Yours di Dorie Greenspan e scoperta grazie al blog Whisk.
Il nome in realtà nasconde una classico cake allo yogurt (parente della famosa torta dei vasetti) velocissimo nella realizzazione e arricchito da mandorle e dalla glassatura fatta con marmellata.
Proprio questa glassatura, che rimane appiccicata alle dita, mi ha incuriosito: dà l'idea del dolce goloso, perché come dice una pubblicità "se non ti lecchi le dita godi solo a metà " :o)
Per provare questa ricetta ho approfittato di una merenda, insieme ad appassionati di giardinaggio, presso l'evento Giardini d'Autore a Riccione. Considerata la location ho optato per una versione monodose e confezionata nei pirottini per limitare l'appiccicaticcio. Altrimenti si utilizza un classico stampo da plumcake.
200g Farina
200g Zucchero
125g Yogurt Naturale
55g Farina di Mandorle
90g Olio di Semi di Girasole
2 cucchiaini di Backing Powder
1 pizzico di Sale
3 Uova grandi
1/4 cucchiaino di Estratto di Vaniglia (oppure 1 Bustina di Vanillina)
3 cucchiai colmi di Marmellata di Limoni
1 cucchiaio di Acqua
Riscaldare il forno a 170°C. Imburrare ed infarinare uno stampo grande da plum cake.
In una ciotola mescolare la farina, la farina di mandorle, lievito e sale.
In un'altra ciotola, utilizzando una frusta, mescolare lo zucchero con lo yogurt, le uova e la vaniglia fino a quando non sono bene amalgamati. Sempre continuando a mescolare aggiungere gli ingredienti secchi.
A questo punto, utilizando una spatola, unire l'olio.
Versare l'impasto nella teglia e cuocere in forno per 45-50 minuti, oppure fino a quando il cake si stacca dalle pareti dello stampo e inserendo uno stecchino esce asciutto.
Togliere dal forno, lasciare intipidire il cake e poi sformarlo.
Preparare quindi la glassa facendo sciogliere la marmellata unita all'acqua in un pentolino o nel microonde. Distribuire la glassa con un pennello su tutta la superficie.
Vizualizza versione stampabile...
Se Zorra non avesse pubblicato la ricetta del Mürber Pflaumen-Streuselkuchen le mie susine sarebbero state spacciate!
La colpa è sempre degli acquisti fatti d'impulso. Mi servivano due o tre susine da aggiungere al Rumtopf, non di più perché ques'anno ho aumentato le dosi di fragole e ciliegie e il posto rimasto è davvero poco.
Però dal fruttivendolo c'erano in offerta delle splendide Susine Stanley di cui sono golosissima, mi sono lasciate tentare e ne ho acquistato un cestino enorme!
Non avevo però pensato al fatto che mio marito non ama susine e le evita. Risultato: le susine stavano per finire nella spazzatura. La ricetta di Zorra però le ha salvate allietando la mia casa con un profumo intenso e il mio palato con un sapore celestiale :o)
Visto l'alto contenuto calorico non ho mangiato tutta la torta da sola: alla consumazione hanno contribuito i colleghi e anche il marito che non ha saputo resistere all'aroma che riempiva tutta la casa.
StreuselKuchen alle Susine
185g Burro freddo
Nel mixer amalgamare il burro a pezzetti, la farina di mandorle e lozucchero fino a quando si ottengono delle piccole briciole. Non lavorare troppo per evitare che l'impasto si amalgami diventando troppo compatto.
150g Zucchero
225g Farina di Mandorle
100g + 20g Farina
1 uovo + 1 tuorlo
3/4 cucchiaino di Baking Powder
3/4 cucchiaino diZucchero alla Vaniglia
1/4 cucchiaino di Cannella
6 Susine Stanley
Mandorle a scaglie per decorare
Mettere la metà delle briciole in una ciotola in frigorifero.
Alla metà rimasta nel mixer aggiungere 100g di farina e azionare con modalità pulse per incorporare la farina.
Portare il forno a 170°C. Foderare una teglia 20x25 cm con carta forno e stendervi l'impasto, livellarlo e cuocerlo in forno per 20 minuti. Poi fare raffreddare per 10 minuti.
Togliere dal frigorifero la ciotola con l'altra metà delle briciole, metterne 6 o 7 cucchiai da parte.
Nella ciotola aggiungere 20g di farina, lo zucchero aromatizzato alla vaniglia, la cannella, il lievito, l'uovo e il tuorlo. Mescolare velocemente con una frusta per renderlo lievemente spumoso e versare nella teglia.
Tagliare le prugne snocciolate a pezzetti, dolcificare con un po' di zucchero vanigliato e disporle sull'impasto crudo. Porre in forno e cuocere per 20 minuti.
Trascorso questo tempo togliere la teglia dal forno, cospargere la superficie con le briciole di pasta tenute da parte e con le scaglie di mandorla. Reinserire quindi la teglia in forno e cuocere altri 20 minuti.

Per festeggiare il compleanno de Lo Spazio di Staximo mi sono concessa una tortina semplice e adatta alla prima colazione. E' incredibile come a volte si scopra davvero l'acqua calda: un impasto normalissmo lavorato con la tecnica giusta produce un risultato simpatico e, per me, nuovo.
E' una semplice torta bicolor e si chiama Zebra Cake per il suo aspetto a strisce: farla è davvero una sciocchezza, anche se è così perfettamente disegnata da sembrare complicata. Certo le mie strisce sono un po' grossolane, ma è la prima esecuzione! C'è invece chi riesce a farle sottilissime e identiche tra loro.

La parte più importante di tutta la ricetta è la tecnica con cui si versa l'impasto nella teglia: le istruzioni devono essere seguite alla lettera!
Zebra Cake
ricetta tratta da Passionate About Baking
300g Farina Autolievitante
Montare le uova intere con lo zucchero fino a quando risultano bianche e spumose. Continuando a montare aggiungere il latte e l'olio.
200g Zucchero
250ml Latte
250ml Olio di Semi di Arachide
4 uova
4 Cucchiai colmi di Cacao in polvere
Semi di 1 bacca di vaniglia
Quando il composto è omogeneo aggiungere la vaniglia e poi, gradualmente, la farina.
Dividere poi l'impasto in due parti: lasciarne una bianca e aggiungere all'altra il cacao.
Riscaldare il forno a 170°C, imburrare e infarinare uno stampo per torte di 26cm di diametro.
Versare 3 cucchiai di impasto bianco nel centro della tortiera. Versare poi, sempre nel centro della teglia, 3 cucchiai di impasto nero su quello bianco. Continuare così alternando gli impasti fino a loro esaurimento.
Importantissimo: non spalmare l'impasto o scuotere la teglia per livellarlo. L'impasto si distribuirà da solo nella tortiera.
Infornare la torta e cuocere per 35-40 minuti.
Note:
- La parte nera dovrà essere molto scura, per cui sarà eventualmente necessario aggiungere altro cacao.
- Ho usato farina autolievitante poiché dovevo finirla, si può sostituire con lo stesso peso di farina 0 e una bustina di lievito per dolci.
Aggiornamento:
Deve essere il giorno degli Zebra Cake!
Appena finito di pubblicare questo post ho fatto un giro per foodblog e cosa ho trovato? Nicole aveva appena pubblicato la mia stessa ricetta! :o)

Penso che questa torta sia quasi un classico ma io non la conoscevo fino a quando, parecchi anni fa, non sono stata in gita a Lucca.
Dopo aver scelto un ristorante per il semplice fatto che era meno affollato di tutti gli altri della citta, mentre me ne stavo ad aspettare un tavolo libero vedevo sfrecciare i camerieri con fette di una torta bassa, quasi una crostata coperta, che emanava un profumo inebriante.
A fine pasto, facendo una delle mie classiche figuracce, ho cercato di spiegare al cameriere che io avrei tanto gradito una di quelle fette di quella torta che vedevo passare ma di cui non sapevo il nome. Dopo aver gesticolato indicando qua e là il cameriere sembra capire e così mi viene portata la mia fettona di quella che scopro essere una torta, di una bontà esagerata, con fichi e noci.
Da allora ho cercato spesso una ricetta soddisfacente senza trovare mai nulla così mi sono decisa ad arrangiarmi e improvvisando un po' sono arrivata a questa.

Torta Fichi e Noci
350g Farina
In una ciotola amalgamare velocemente la farina con il burro fino ad ottenere delle grosse briciole. Formare una conca al centro e unire lo zucchero, i rossi e il bianco, la scorza di limone, il lievito e la metà delle noci.
150g Zucchero
150g Burro malleabile, non troppo morbido
100g Noci tritate non troppo finemente
250-300g Marmellata di Fichi
3 Rossi d'Uovo + 1 Bianco
1/2 Bustina di Lievito
Scorza di 1 limone grattugiato
Amalgamare velocemente per ottenere una pasta simile alla frolla e farla riposare in frigorofero per 30 minuti avvolta in carta stagnola.
Trascorso questo tempo infarinare ed imburrare uno stampo per crostate da 26-28cm di diametro, prelevare la pasta dal frigo e stenderne poco più della metà ottenendo un disco con cui rivestire lo stampo.
Spalmare la marmellata sul fondo. Prendere la pasta rimasta, staccarne dei piccoli pezzi e appiattirli tra le dita. Disporre i pezzetti di pasta man mano sulla marmellata ricoprendola in modo casuale, senza sovrapporre i pezzi di pasta.
Nelle fessure rimaste tra i pezzi di pasta depositare le rimanenti noci.
Cuocere in forno già caldo a 170°C per 30 minuti circa.
Quando il 20 Febbraio Anne ha pubblicato un post in cui riproponeva il Tosca Cake la coincidenza di nome mi ha fatto sorridere, perché pochi giorni prima (per la precisione il 16 Febbraio) Tosca era venuta ad abitare definitivamente a casa nostra.
Agli inizi di Gennaio avevamo provato 3 giorni di convivenza per vedere se la cosa poteva funzionare. L'esperimento aveva avuto esito positivo, così ci siamo decisi e abbiamo fatto il grande passo.
Da allora la nostra vita si è un po' complicata ma in modo piacevole e solo ora ho potuto realizzare il dolce di Anne in onore della mia Tosca: 33 kg di pelosa affettuosità canina :o)
Così come Tobia, nuovo membro della famiglia MuccaPazza alias Gastronomo Riluttante, Tosca viene dal canile (buffa coincidenza anche questa). Io e mio marito inizialmente volevamo adottarla a distanza, cioè incaricarci del suo mantenimento andandola a trovare una o due volte a settimana perché mai avremmo pensato che nel nostro appartamentino sarebbe potuto vivere un cane.
Così a Novembre scorso ci siamo recati al canile e abbiamo chiesto se c'era un cane adottabile. Ci hanno subito spiegato che per la formula dell'adozione era possibile scegliere un cane anziano perché nessuno li vuole, chi porta a casa un cane lo vuole giovane. La responsabile ci ha chiesto anche che tipo di cane volevamo, ma a noi non interessava scegliere e abbiamo lasciato decidere a lei... il caso ha voluto che ci fosse assegnata Tosca.
All'inizio è stata dura perché lei non ci degnava nemmeno di uno sguardo, non si fidava di noi e non voleva nemmeno uscire a passeggio. E' un cane che ha passato un grande trauma: dopo 10 anni di convivenza il suo padrone è morto, nessun parente l'ha voluta e così lei, a metà 2006, è finita al canile. Poi, con pazienza, tempo e i pomeriggi passati al canile Tosca si è affezionata a noi.
Eravamo convinti che andare al canile a trovare Tosca sarebbe stato il nostro modo di passare il tempo libero.
Poi, una sera a cena, io e mio marito abbiamo smesso di parlare e siamo stati rapiti dai nostri pensieri, gli occhi si sono incrociati e siamo arrossiti entrambi perché sapevamo che i nostri pensieri erano gli stessi e riguardavano quello che ci eravamo promessi di non fare: entrambi stavamo cercando un modo per portare a casa Tosca senza che lei soffrisse di solitudine durante le molte ore in cui noi saremmo stati fuori per lavoro.
Da quella sera non abbiamo avuto pace, ci siamo organizzati e il 16 Febbraio, dopo un bel bagno, Tosca è venuta a vivere con noi... A lei dedico questo buonissimo dolce svedese!
Per la base:
100 g Farina
125 g Zucchero Semolato
100 g Burro
2 cucchiai di Panna liquida
2 Uova
2 cucchiaini rasi di baking powder
Copertura:
50 g Burro
100 g Zucchero Semolato
5 cucchiai di Panna liquida
2 cucchiai rasi di Farina
50 g Mandorle in scaglie
75 g Mandorle, tritate
75 g Nocciole con la pellicina, tritate
Preparare la base montando le uova con lo zucchero. Fondere il burro e lasciare intiepidire. Aggiungere alle uova montte la farina setacciata con il lievito, poi aggiungere il burro e la panna.
Portare il forno a 170°C, imburrare uno stampo per dolci di almeno 24 cm. di diametro. Versare il composto nello stampo e cuocere per 25 minuti.
Nel frattempo preparare la copertura mettendo in un tegamino tutti gli ingredienti. Porre su fuoco basso per far sciogliere il burro mescolando per amalgamare gli ingredenti. Portare ad ebollizione.
Spalmare il composto sul dolce e fare cuocere in forno altri 15 minuti.
lasciare raffreddare il dolce prima di sformarlo.
Rimango infatti estasiata davanti alle foto di splendide torte con rifiniture perfette e molto dettagliate.
Girovagando per internet mi sono più volte imbattuta anche in video o siti dedicati a corsi di decorazione e devo ammettere che invidio tantissimo chi è in grado di realizzare quelle meraviglie, perché pur non avendo mai provato sento di non avere la manualità adatta (e soprattutto la pazienza) per realizzarle.
Però il destino riserva sempre delle sorprese.
In occasione di una festa per celebrare la recente assunzione il "neo-dipendente" ha scelto me come "pasticcere" di fiducia e mi ha incaricato della realizzazione della torta. Mentre proponevo alcune idee ho malauguratamente proposto di fare una torta con il simbolo dell'azienda in cui è entrato a far parte il festeggiato. L'idea lo ha entusiasmato e per me sono iniziati i guai!!!!!!
L'unica esperienza di torta decorata che avevo al mio attivo era quella fatta per un compleanno di mio fratello, ma come si vede dalla foto nel post i risultati non erano stati dei migliori.
Così ho iniziato a leggere tutti i siti/forum/blog dove era trattato l'argomento torte decorate per riuscire ad individuare una tecnica adatta e abbastanza facile per una principiante come me.
Fino a 3 giorni prima della festa ero convinta di ricoprirla con il marzapane colorato... poi un discorso accennato ad una amica mi ha aperto il mondo del MMF.
MMF sta per MarshMallows Fondant e, partendo dalle caramelle soffici si ottiene una pasta malleabile in grado di ricoprire perfettamente una torta.
Ho avuto non pochi problemi anche con questa tecnica, semplificata rispetto al marzapane o al fondente di zucchero, ma sono riuscita ad ottenere un buon risultato (per di più mangiabile!!!!). A parte il colore purtroppo: la torta doveva essere rossa e invece era fucsia :o)
Fonti da consultare:
Il forum di Cookaround.
How to Make Fondant from Marshmallows
How to Fondant a Cake
150g MarshMallows
375g Zucchero a Velo
3 Cucchiai di Acqua
Zucchero a Velo per stendere il fondente
Unire l'acqua e le caramelle in un pentolino; farle sciogliere a bagnomaria mescolando.
Togliere il pentolino dal bagnomaria e aggiungere alle caramelle fuse 125g di zucchero a velo ed amalgamare.
Su un piano liscio e non poroso mettere altri 125g di zucchero e versarvi sopra le caramelle sciolte.
Iniziare ad impastare con una spatola oppure con le mani ricoperte di zucchero come se fosse la pasta per il pane.
Aggiungere zucchero fino a quando si otterra una pasta consistente e morbida ma non appiccicosa. Formare una palla e avvolgerla nella pellicola trasparente. Lasciare riposare 24 ore prima di utilizzare il fondente.
Osservazioni:
- il fondente si conserva per mesi avvolto nella pellicola e negli armadietti della cucina;
- quando si stende il fondente assicurarsi che sia presente un abbondante strato di zucchero sul piano di lavoro altrimenti la pasta aderirà al piano e si strapperà ;
- per ricoprire una torta lavorare la pasta per ammorbidirla, stenderla con il mattarello in una sfoglia sottile considerando 10cm in più per ogni lato rispetto alle dimensioni torta, raccogliere la sfoglia sul mattarello e svolgerla poi sulla torta. Ritagliare i bordi e, se si vuole, decorare ulteriormente;
- le eccedenze di zucchero a velo si rimuovono con un pennello;
- per fare aderire le parti delle decorazioni basta usare un goccio di acqua;
- per colorare il fondente utilizzare colori alimentari in pasta o polvere: io avevo quello liquido e oltre a colorare di meno rende appiccicosa la pasta richiedendo tantissimo zucchero per rimediare;
- tenere sempre a portata di mano un po' di zucchero a velo mentre si lavora la pasta.

Quando ho visto la torta di mele pubblicata da FiordiZucca per il suo compleanno ho capito subito che era il genere di torta che avrebbe "conquistato" mio marito. Lui ama le torte di mele e mi ha detto che le sue preferite sono "quelle con più mele che pasta" e la mia classica torta di mele, secondo lui, non sa abbastanza di mela.
Così ho subito stampato la ricetta per provarla. Però le proporzioni degli ingredienti della pasta non mi convincevano: 250g di farina + 2 uova + 150gr di zucchero + 100gr di burro mi danno l'idea di formare una pasta frolla invece che un impasto morbido al quale amalgamare le mele. Inoltre mi piacciono le torte di mele fatte con l'olio e così ho un po' starvolto la ricetta originale.
Devo dire che il risultato che ho ottenuto mi piace molto e penso che la torta sia ancora più buona se consumata il giorno dopo la cottura: i sapori si amalgamano e si esaltano.
Torta di Mele
Ricetta tratta da Fiordizucca
1kg Mele Golden (da pulire)
In una ciotola mescolare farina, zucchero e bicarbonato. Aggiungere le uova, l'olio, latte e il liquore mescolando accuratamente.
250g Farina
150gr Zucchero
125ml Olio e.v. Oliva
125ml Latte
100gr di noci
2 uova
1/2 Cucchiaino di Bicarbonato
1 Bicchierino (50ml) di Amaretto di Saronno
Opzionali: 100gr di amaretti
Pulire le mele, tagliarle a fettine e unirle all'impasto. Aggiungere poi le noci sbriciolate.
Imburrare e infarinare uno stampo per torte di 26cm. di diametro, versare l'impasto.
Se si vogliono utilizzare gli amaretti, sbriciolarli e ricoprire la torta.
Cuocere per 40-50 minuti in forno pre-riscaldato a 160°C.
Nota: io ho il forno a gas e devo cuocere la torta per quasi un'ora a temperatura bassa (150°C) per evitare che si bruci il fondo.

Il verbo "copiare" ha sempre una connotazione negativa ma io devo ammettere che se, fin da piccola, non avessi copiato ricette qua e là non avrei mai imparato a cucinare qualcosa. Provare le ricette che si trovano sulle riviste o si ottengono da amici oppure, più recentemente, si trovano su internet mi permette di apprendere nuove tecniche o trucchetti.
Approfittando del freschino di questi giorni ho provato (con lieve modifica) questa ricetta trovata sul forum di Prezzemolo & Finocchio. Gli ingredienti mi lasciavano un po' perplessa per l'assenza di grassi (sono della vecchia scuola: il burro farà anche male ma è tanto buono! :o) ) ma le utenti del forum ne parlavano bene e mi sono fidata dei loro commenti.
Devo dire che ho fatto bene!
Il risultato è strabiliante: una torta sofficissima e profumata!
Torta Cioccolato e Pere
3 Uova
Sciogliere la cioccolata a bagno maria. In una ciotola mescolare le uova con lo zucchero, aggiungere la farina e il bicarbonato. Infine aggiungere la cioccolata fusa e tiepida. L'impasto apparirà molto compatto.
Zucchero stesso peso delle 3 uova
Farina stesso peso delle 3 uova
200gr. Cioccolata Fondente
4 Pere
1/2 cucchiaino di bicarbonato
Zucchero a velo
Pelare e tagliare a dadini due pere e unirle all'impasto: l'umidità rilasciata della frutta renderà mescolabile l'impasto.
Versare l'impasto in una tortiera imburrata e infarinata (diametro 26cm) e coprirlo con le altre due pere sbucciate e tagliate a fettine.
Cuocere in forno per 35-40 minuti a 170°C.
Appena sfornata cospargere di zucchero a velo e coprire con carta argentata. Ripetere l'operazione almeno 3 volte. Questo serve a creare un effetto glassa e togliere l'asprigno delle pere. (Questo è il trucchetto appreso da questa ricetta!)
Quando la torta è fredda sformarla e cospargerla nuovamente di zucchero affinchè rimanga visibile.

Da quando il Cavoletto l'ha pubblicata avevo deciso di provare la sua Torta all'Arancio: in tanti provano le sue ricette e io invece non ho ancora scopiazzato nulla!
Poi, mentre cercavo una ricetta per un budino sul libro "I dulz d'la sgnaura Albertina", ho trovato una ricetta molto ma molto simile e alla fine, con le ultime arance della stagione, l'ho provata visti gli ottimi risultati ottenuti in passato.
La torta è ottima: soffice e burrosa il giusto ma con un profumo di arancia che inebria.
Assolutamente da rifare il prossimo anno!
Ah...dimenticavo: con l'occasione ho finalmente provato il bellissimo stampo della Nordicware acquistato come souvenir durante il viaggio di nozze. Un prodotto di ottima fattura in grado di dare un "volto" nuovo anche ai dolci più classici.
Torta di Arance
3 Uova (circa 180-190 g)
Separare i tuorli dai bianchi e montare questi ultimi a neve.
160g Burro
190g Farina
190g Zucchero + 3 cucchiai
1/2 Bustina di Lievito Vanigliato
3 Arance Rosse
Scorza di arancia candita
In una ciotola mettere lo zucchero e il burro e montarli fino ad ottenere una crema bianca. Aggiungere i tuorli, uno alla volta, continuando a montare.
Aggiungere il succo di mezza arancia e la farina setacciata assieme al lievito. Unire quindi, con delicatezza, gli albumi montati.
Versare in una tortiera imburrata e infarinata. Cuocere per circa 45 minuti in forno a 170°C.
Nel frattempo preparare uno sciroppo con il succo delle rimanenti arance e 3 cucchiai di zucchero.
A cottura ultimata estrarre il dolce dal forno e sformarlo su un piatto piano, forare la suerfice con una forchetta e versare lo sciroppo affinché venga assorbito in modo uniforme.
Mentre il dolce cuoce e si raffredda è possibile preparare le scorze di arancia candita.
Ricetta rapida per le scorze di arancia candite
Sbucciare le arance e tagliare la scorza a striscioline sottili. Pesare le scorze e metterle in una padella antiaderente assieme ad un ugual peso di zucchero e poca acqua sufficiente a bagnarlo.
Porre sul fuoco e fare assorbire lo zucchero alle scorze mescolando in continuazione. Togliere dal fuoco e far rotolare le scorze in una teglia in cui è stato disposto uno strato di zucchero semolato.
Lasciare quindi asciugare le scorze.

Cambio di casa, cambio di forno.
Il passaggio è un po' traumatico. Prima avevo un forno elettrico un po' strano: cuoceva le torte impostando la manopola su 150°C. Ora ho un forno a gas da imparare a conoscere.
Nella foto c'è il primo esperimento riuscito perfettamente... peccato che abbia impiegato 1 ora e 40 minuti per cuocersi!!!
E' la torta di mele di casa mia, con aggiunta di uvetta ammollata in rhum perchè non avevo abbastanza mele e la casa non era ancora dotata di Liquore Strega.
Penso che, in futuro, sarà necessario uno studio approfondito sulla regolazione del calore del forno :)

Molto spesso, in cucina, vado a periodi. Mi piace molto provare ricette nuove ma, quando ne trovo una che mi convince davvero, allora inizia un periodo in cui faccio solo quella :o)
Adesso è il periodo di questa torta. In realtà è già da un po' che la storia va avanti, perchè penso che, questa ricetta, mi sia stata data prima delle vacanze di Natale.
Da allora la faccio sempre per il pranzo della domenica, per mio fratello quando va a cena da amici, per mio padre quando va a fare dei pomeriggi dedicati alla produzione di tortellini (e alle chiacchere più merenda)... Ci sono stati dei w-end durante i quali ho fatto anche quattro di queste torte!
La caratteristica principale di questo dolce è la leggerezza: è un dolce che non stanca e non risulta pesante anche dopo un pasto abbondante.
Torta con Crema al Limone
Per la base:
300g farina
150g zucchero
2 uova
90g burro freddo
1/2 bustina di lievitoPer la crema:
250ml acqua
Impastare rapidamente tutti gli ingredienti della pasta, formare una palla e mettere a riposare in frigorifero giusto il tempo necessario per fare la crema.
50g succo di limone
50g burro freddo
50g fecola
180g zucchero
2 uova
buccia di limone
In un tegamino porre l'acqua, il burro, lo zucchero e la fecola.
Mescolando con una frusta fare cuocere a fuoco moderato la crema, non appena inizia a rapprendersi aggiungere il succo di limone. Quando la crema raggiunge una consistenza "collosa" togliere il tegame dal fuoco.
Aggiungere la buccia di limone grattugiata e, una per volta, le due uova mescolando bene e in modo energico per evitare che l'uovo, a contatto con la crema calda, si trasformi in una frittata.
Portare il forno ala temperatura con cui abitualmente si fanno cuocere le torte (150-170°C).
Stendere la pasta tra due fogli di carta forno fino ad ottenere una sfoglia di 3 o 4 millimetri. Rivestire con la pasta il fondo e i bordi di una tortiera grande (28-30 cm) togliendo le eccedenze di pasta.
Stendere la crema nel guscio di sfoglia e con le eccedenze di pasta fare la classica griglia oppure ritagliare delle formine e disporle sullo strato di crema.
Cuocere per 35-40 minuti. Servire a temperatura ambiente.


Oggi, 8 Marzo, si celebra la "Festa della donna".
Non è una festa che io "sento" particolarmente e oltretutto ultimamente mi sembra diventata l'ennesima festa commerciale. Però, come tutte le feste, può essere l'occasione per coccolarsi con qualcosa di dolce.
Non so quali siano le origini della Torta Mimosa, so solo che con questa ricetta "rubata" dal forum della Cucina Italiana, viene buonissima!!!
L'autore della ricettà e, per me, un mito: le sue ricette sono sempre spiegate in modo chiaro e facilitano molto l'esecuzione dei piatti.
Grazie Sergio!
Torta Mimosa
Per la Base
1 Pan di Spagna da circa 600 gr
1/2 bicchiere di liquore Strega
1 bicchiere di latte
Per la crema:
4 tuorli d'uovo
Con un coltello seghettato togliere al pan di spagna un disco dello spessore di 1,5 cm e tenerlo da parte. Scavare con un coltellino appuntito la forma rimanente, lasciando tutto attorno e sul fondo uno spessore di circa 2 cm; si deve ricavare una specie di scatola vuota, rotonda. Tagliare a cubetti la pasta ricavata dall'interno della torta.
120 gr di zucchero
50 gr di farina
1/2 litro di latte
la buccia grattugiata di 3 limoni
1/2 litro di panna montata, leggermente dolcificata
sale
Preparare la crema sbattendo insieme i tuorli, lo zucchero, la farina e un pizzico di sale. Far scaldare sin quasi a bollire il latte, versarvi la rapatura dei limoni, coprire e lasciare in infusione per 10 minuti.
Versare il latte caldo sul composto di tuorli e zucchero e far addensare al fuoco, rimestando in continuazione; quando inizia a bollire, dare qualche minuto di cottura, togliere dal fuoco e far raffreddare. Incorporarvi delicatamente la panna montata.
Unire in una ciotola il bicchiere di latte al liquore Strega e con metà dose pennellare la scatola di pan di spagna, riempirla con la crema preparata, lasciandone qualche cucchiaio, e coprire con il coperchio, mettendolo a rovescio (la parte tagliata in alto).
Pennellare anche questo con la bagna di latte e liquore.
Rivestire tutto il dolce con la crema rimasta. Far aderire a tutta la superficie i cubetti di pan di spagna messe da parte e tenere in frigo per 4 o 5 ore prima di servire.

Ho improvvisato su tutto, dalla pasta al ripieno. Il risultato è stato soddisfacente: una pasta morbida, un ripieno con un buon contrasto dolce/amaro, un aspetto gradevole.