I dolci e le pietanze coni semi di papavero mi piacciono tanto e se ne incontrano infatti varie nel blog (qui, qui, qui e qui)
Per cui è normale che io non abbia resistito tanto prima di decidere di provare questa ricetta di Emmanuel Handjiandreou, che lui chiama "Stollen" anche se è diverso da quello con il marzapane, e che ricorda un Beigli ungherese o il makowiec mangiato a Cracovia.
A dire il vero tutto è partito da queste splenndide roselline alla ricotta di Milena. Nella sua ricetta mezza dose serve per le roselline e l'altra metà per fare una chiocciola sempre con lo stesso ripieno. Ho pensato invece di approfittare della pasta e realizzare la farcitura proposta da Handjiandreou. Tra l'altro anche Milena ha fatto la sua versione di questo stollen: mi sa che, il libro "Come si fa il pane", sia di ispirazione per entrambe :o)
Invio questa ricetta a Sandra del blog "Sono io, Sandra" che ospita la raccolta di Gennaio di Panissimo dedicata ai "Pani Etnici". Panissimo nasce da una splendida idea di Sandra e Barbara di Bread & Companatico.
150g Lievito Madre attivo
80 + 120 g Latte
500g Farina per pane
100g Zucchero
1 Uovo
1/2 cucchiaino Polvere di Arancia
1 pizzico Sale
50 g olio e.v. di Oliva
Burro fuso per spennellare (50g circa)
100g Semi di Papavero
30g Burro
50g Miele
50g Uvetta
50g Noci
50g Semolino fine
30g Zucchero semolato
1 Uovo medio
Glassa
30 g Marmellata di Albicocche
45 g Burro
30 g Zucchero (omissis)
Zucchero a Velo
Nella ciotola sciogliere il lievito madre con 80 g di latte, coprire con pellicola trasparente e lasciare riposare circa 1 ora. Aggiungere la farina, lo zucchero, l'uovo, la polvere di arancia, il sale e il resto del latte un poco alla volta fino a quando la farina lo assorbe, potrebbe non essere necessario utilizzarlo tutto. Per ultimo unire l'olio.
Lavorare il composto fino a quando diventa liscio ed elastico e si stacca dalle pareti della ciotola. Ribaltare l’impasto su un piano infarinato e formare una palla. Ungere la ciotoa con poco olio, adagiarvi l'imasto ungendolo bene e sigillare con pellicola trasparente. Lasciare a temperatura ambiente 2 o 3 ore, poi riporre nel ripiano meno freddo del frigorifero (o fuori dalla finestra in inverno) per tutta la notte.
Preparare il ripieno preferibilmente quando si impasta, quindi la sera prima di cuocere il dolce.
Riempire d’acqua una casseruola piccola, unire i semi di papavero e portare ad ebollizione. Cuocere finché sono teneri, poi togliere dal fuoco, scolare e versarli in una ciotola. Unire immediatamente il burro, lo zucchero e il miele affinché si sciolgano. Lasciare intiepidire poi unire l'uvetta, le noci tritate grossolanamente e il semolino. Sigillare con pellicola trasparente e riporre in frigorifero.
La mattina seguente riportare l'impasto a temperatura ambiente o, preferibilmente, metterlo nel forno con la luce accesa. Quando è bello lievitato, ribaltarlo su un foglio di cartaforno e stenderlo in un rettangolo 28x40cm circa (i 28 cm sono la lunghezza dello stampo).
Prendere la ciotola con il ripieno, aggiungere l'uovo e mescolare. Poi spalmare il ripieno su tutto il rettangolo. Arrotolare uno dei lati corti dell’impasto verso il centro e ripetere dall’altro lato. Utilizzando la cartaforno sollevare delicatamente il "doppio rotolo" e depositarlo nello stampo. Sistemare lo stampo in un sacchetto di plastica, chiudere bene e far lievitare fino a quando l'impasto sarà a circa 2cm dal bordo.
Cuocere a 200°C per circa 30 minuti e comunque fino a quando sarà ben dorato.
Togliere lo stollen dallo stampo e spennellarlo con il burro fuso bollente. Attendere che il burro venga assorbito e ripetere la procedura altre due volte. Lasciare raffreddare.
Preparare la glassa mettendo tutti gli ingredienti in un pentolino e portare ad ebollizione. Toglere dal fuoco e spennellare tutto il dolce con la glassa bollente.
Con un colino creare uno strato uniforme di zucchero a velo su un foglio di cartaforno ed appoggiarvi la base dello stollen. Poi procedere a ricoprire di zucchero a velo anche i lati e la parte superiore dello stollen (**).
(*) con il resto dell'impasto consiglio di provare le roselline di Milena... attenzione però ad avere una ricotta asciutta altrimenti vi ritroverete con un impasto troppo liquido, come è successo a me. Se vi capita non disperate: dividete la pasta in due parti rivestite con una fondo e bordi di una tortiera, versate il ripieno e coprite con l'altra parte di pasta... sarà comunque un dolce buonissimo!
(**) penso sia la parte più difficile di tutto il dolce, il risultato estetico non è stato il massimo nel mio caso, ma fortunatamente non influisce sul sapore :o)
9 Commenti
Delizioso!
RispondiEliminaCiao Mother, grazie!
EliminaSembra veramente buona!
RispondiEliminaUn incentivo a intraprendere l'avventura del lievito madre, per non farsi trovare impreparati davanti a sfide di questo tipo.
Vado a rinfrescare il mio. Più tardi provo la tua versione dello Stollen.
Ciao Alberto...
EliminaConcordo: il lievito madre è davvero una gran bella avventura!
Avevo adocchiato questa ricetta prima di Natale, poi non ho fatto in tempo. Ti e' venuta molto carina.
RispondiEliminaGrazie omonima :o)
EliminaHo usato una ricetta diversa per la pasta, con dosi più abbondanti rispetto a quella originale, proprio perché volevo realizzare un bel disegno nella fetta.... molto orgogliosa di esserci riuscita! :o)
Ma che meraviglia che è questo dolce!!! Avrei da farti qualche domanda:
RispondiElimina1. io non ho il LM ma il lievito naturale liquido, quindi secondo te potrei omettere la fase iniziale di diluizione e passare subito ad impastare col resto? che senso avrebbe, altrimenti, rendere liquido un lievito che lo è già di suo?
2. fa lo stesso se si usa la scorza d'arancia grattugiata al posto della polvere?
3. "mezza dose" significa che hai impastato 500 g di farina, ma hai usato solo metà dell'impasto finale?
Grazie, ciao!
Ciao! eccomi qui con le risposte....
Elimina1. Il dolce era proprio pensato per il lievito liquido, quindi non devi ulteriormente diluire
2. sì, io ho usato la polvere perchè me ne sono fatta un po' al tempo dei regali natalizi: non sempre ho in casa le arance non trattate.
3. esattamente: per il rotolo basta metà della pasta che risulta dall'impasto degli ingredienti elencati.
un abbraccio e una grattatina ai tuoi tre pelosi!!!!
Perfetto, grazie! Appena lo faccio poi ti vengo a raccontare ;-)
EliminaCiao!