La prima tappa turistica del giro in Spagna prevede la visita ai monesteri di Yuso e di Suso a San Millan de la Cogolla.
Via internet non avevo trovato una alloggio in prossimità dei monasteri e così passeremo la notte a Nájera.
Nájera "la rossa" ha il centro storico addossato ad una parete di roccia e terra dal colore davvero caratteristico e sgargiante anche sotto il cielo piovigginoso. Oltre il fiume invece si estende la parte più nuova della città .
La città si trova lungo il percorso del Cammino di Santiago per cui, in questo periodo, ci sono tantissimi "peregrinos" che popolano le vie del centro e gli ostelli.
Noi dormiamo un un piccolissimo albergo completamente rinnovato nel centro storico e a pochi passi dal monumento più importante della città : il monastero di Santa MarÃa La Real.
Dopo esserci sistemati abbiamo un problema da risolvere: la cena.
Mangiare, per me, non è una semplice assunzione di componenti necessari alla mia sopravvivenza ma è qualcosa di più complicato. Quando mi trovo all'estero mangiare vuol dire cercare di assaggiare tutto quello che non conosco e che è il più possibile tipico cercando, se possibile, di evitare le fregature, cioè il locali per turisti. Inoltre, da brava turista fai-da-te non mi affido alle guide gastronomiche.
Iniziamo così un giro per le vie di Nájera alla caccia di un locale che ci ispiri fiducia.
Sorprendentemente le vie principali sono molto ben tenute rispetto ai palazzi decadenti che si incontrano facilmente in altre strade. L'offerta di ristoranti è alta e noi veniamo attirati dall'insegna invitante di una "asador".
Il locale è piccolo e strapieno di clienti, su un lato della sala, in posizione rialzata, c'è il barbeque utilizzato per cuocere la carne. Una volta seduti scopriamo che il ristorante, oltre alla carta che viene fornita su richiesta, propone il "menu del pellegrino". Essendo Nájera una tappa per i pellegrini i ristoranti della città (e quelle di tutte le altre tappe) forniscono loro delle agevolazioni proponendo i "menu del pellegrino": un pasto con antipasto e piatto principale a 7-8 euro bevande escluse.
Anche noi ordiniamo scegliendo tra i piatti proposti dal menu: una porzione di patatas alla riojana, 2 porzioni di costolette di agnello ai ferri, acqua e 1 birra (che poi diventeranno 3)
Le patatas alla riojana si riveleranno essere uno dei piatti più buoni assaggiati durante il viaggio. Il piatto consiste un una zuppa di patate e chorizo aromatizzata, probabilmente, da nepitella (ma mi potrei sbagliare).
Davvero buona e piacevole anche in una serata estiva. La carne che ci viene servita dopo è cotta alla perfezione.
Usciamo così molto soddisfatti della nostra cena e tutt'ora siamo sorpresi del conto: 13 euro in tutto.
1 Commento
Grazie, questo è un bellissimo complimento.
RispondiEliminaAnche io preferirei le patatas alla crostata per la colazione ma ho 2 problemucci da risolvere:
1) trovare la ricetta
2) trovare, qui, il chorizo
:o)