Premessa: io e i prodotti industriali
Partecipare al progetto "Cuore di Brodo Knorr" ha fatto sì che io mi fermassi un attimo a riflettere sul mio rapporto con i cibi industriali.
Penso che il tutto si possa riassumere con due atteggiamenti: compromesso e buon senso.
Come forse si è potuto capire in questi quasi sei anni di blog, io non metto al bando i prodotti industriali. Non sono una purista assoluta della cucina, perché non posso sempre dedicare tempo e cura alla preparazione dei piatti. Infatti dentro le 24 ore ci devo far stare il lavoro, la preparazione dei pasti, l'attività fisica, la cura della casa, i passatempi a cui non voglio rinunciare, più gli immancabili impresvisti.
Per cui serve un compromesso: per quanto possibile preparo i miei piatti partendo da ingredienti freschi e non lavorati, ma ogni tanto ricorro a piccoli aiuti già pronti, tipo il dado da brodo.
Nell'utilizzo dei prodotti industriali entra poi in gioco il buon senso: nel caso del dado lo uso per fare il brodo per un risotto (al massimo una volta al mese) ma non per aggiungere sapore ad una pietanza o per cuocerci i tortellini! :o)
L'accusato: il glutammato
Il dado da brodo viene molto criticato per il suo elevato contenuto di glutammato. Ma è davvero da condannare? Viene ritenuto responsabile della "sindrome da ristorante cinese" o di provocare danni allo sviluppo dei neuroni dei neonati, ma da una breve ricerca non ho trovato fonti certe (una che non lo condanna, una contro, da Wikipedia).
Il glutammato però ha anche lati positivi: è normalmente contenuto negli alimenti e rappresenta quello che i giapponesi chiamano umami, il quinto sapore. Inoltre, pur essendo un composto di sodio, ne contiene molto meno del sale: il glutammato è quindi utile nelle diete povere di sodio (ad es. per i cardiopatici).
Oggi ho confrontato i tre dadi presenti nella foto: il Cuore di Brodo Knorr alle verdure, il dado Star vegetale e il dado vegetale granulare Maggi.
Ho preparato il brodo secondo le dosi indicate su ogni confezione e, insieme a mio marito, abbiamo dato i nostri giudizi:
- il dado Star è quello dal sappore più "finto", contiene sia sale (34,5%) che glutammato monosodico con il 7% di verdure, 0,5g di grassi in 100ml di cui 0,3g saturi.
- il dado Maggi ha un sapore gradevole, molto leggero e magro (0,1g di grassi in 100ml, lievi tracce di grassi saturi), contiene glutammato, il 4,2% di verdure più un estratto di porro, peperone e sedano. Non so se il dado è commercializzato in Italia, l'ho acquistato in germania.
- il dado Cuore di Brodo Knorr ha un buon sapore, il più gradevole dei tre, contiene solo sale (non viene indicata la percentuale), il 14% di verdure , 0,6g di grassi in 100ml ma non viene specificata la percentuale di quelli saturi. Contiene poi zucchero caramellato, probailmente per migliorare il colore.
Nella mia valutazione è anche importante la confezione: sia il dado Star che quello Maggi, sono utilizzabili anche in quantità inferiore rispetto a quelle indicate sulla confezione. Per me è una possibilità importante, perché uso i dadi in quantità inferiori rispetto a quelle raccomandate.
Il dado Cuore di Brodo Knorr invece è porzionato in piccole confezioni sottovuoto e non so se, una volta aperte se ne può utilizzare una parte e conservare l'altra per un uso futuro.
p.s.: nella foto delle tre ciotoline di brodo si intravedono in sospensine le bollicine di grasso.
p.p.s.: tengo a precisare che non ricevo nessun compenso economico per questo post, al limite accumulo qualche punto all'interno di trnd. I punti danno un po' la misura dell'affidabilità di ogni uente.
1 Commento
Tra i preparati da brodo quello che in assoluto mi piace di più è il "Brodo dell'Orto" della Knorr, che però viene venduto sono in confezioni da ristorante da 1kg per fare ben 64 litri di brodo e solo in distribuzione all'ingrosso.
RispondiEliminaMenomale che non di è obbligati a riempire la vasca da bagno di brodo ma lo si può agevolmente dosare col cucchiaino.