La ricetta delle tigelle non appartiene alla mia tradizione di Bolognese di pianura. A dire il vero ora che ci penso qui dalle mie parti non c'è un "pane" da passeggio tipo la piadina romagnola o appunto la tigella modenese. Sì, c'è la crescentina fritta ma quella è un'altra cosa.
Forse è proprio per questo che, anche qui, si trovano ristoranti che fanno le tigelle, ma soprattutto, in tanti hanno la tigelliera per le produzioni casalinghe.
In passato le avevo già fate anche in versione Lievito Madre, questa ricetta invece è con il lievito di birra ed è di Alessandra Spisni. Devo dire che mi piace molto per cui la annoto qui sul blog: le tigelle risultano morbide e panose al punto giusto, molto profumate grazie al vino.
Le differenze rispetto alla ricetta che ho trovato in rete sono:
- l'utilizzo della metà del lievito, che io uso secco e in particolare il Mastro fornaio (non per pubblicità , non me ne viene in tasca niente, ma perchè provando varie marche è quello con cui mi trovo meglio)
- l'impasto in macchina mettendo tutto insieme, mentre nella ricetta originale viene fatta una crema con lievito, strutto, zucchero, vino e un po' di latte, che viene poi unita alla farina a fontana.
- la farina integrale invece della zero: devo ammettere che le tigelle integrali risultano ancora più rustiche e profumate. Cambiando le farine che si usano si modifica ovviamente la quantità di liquidi necessari per l'impasto per cui non riesco a dare un quantitativo preciso dei liquidi da usare.
Le Tigelle di Alessandra Spisni
1kg Farina integrale
100g Strutto
25g Lievito di birra fresco oppure 1 bustina di Lievito Secco Mastro Fornaio
150g Vino Bianco
20g Sale
200-300 g Latte fresco intero
1 pizzico di Zucchero
Nella ciotola dell'impastatrice mettere: la farina, il lievito ben distribuito, lo zucchero e lo strutto.
Unire tutto il vino bianco e un po' di latte e iniziare ad impastare, aggiungendo altro latte se serve, fino ad ottenere un impasto abbastanza consistente, non troppo morbido.
Ungere una ciotola e mettere a lievitare l'impasto fino al raddoppio, coprendo bene con pellicola trasparente per non fare seccare la superficie.
Trasferire l'impasto sulla spianatoia e ricavare dei pezzi di circa 45-50g, arrotolarli a pallina e lasciarle lievitare altri 20-30 minuti.
Nel frattempo scaldare la tigelliera e quando le palline sono lievitate iniziare a cuocerle.
Si mangiano farcite con salumi o formaggio o il tradizionale pesto modenese
5 Commenti
Una versione interessante e soprattutto da una fonte sicura ed inesauribile
RispondiEliminaQuesta ricetta è davvero una certezza, comunque le ricette col vino non sono così inusuali: un mio amico ad es ha formulato la sua ricetta e impasta col vino frizzante :o)
Eliminada quanto tempo! bentornata :)
RispondiEliminaCiao Valentina, grazie! Purtroppo cucino sempre meno ricette particolari e sempre più cose semplici e quotidiane... ma non mi dimentico del mio blog!
EliminaCERCAVO questa ricetta da tempo ,grazie!
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