Ed eccomi qui, nel bel mezzo di un periodo lavorativo un po' intenso che lascia davvero poco tempo libero, ma vista la situazione attuale meglio non lamentarsi del brodo grasso :) Anche perchè sono fortunata: ho ancora una casa, mentre a pochissimi chilometri da me tante persone sono in difficoltà. Ma anche il mio territorio è ferito: alcune chiese sono chiuse, compresa quella dove ho ricevuto i sacramenti da piccola e dove mi sono sposata :( una situazione triste.
Una cena con amici, a base di tigelle e affettati, è sicuramente un modo per combattere i brutti pensieri. Le tigelle sono un vanto della tradizione modenese: delle piccole focaccine di pasta lievitata cotte tra due testi piatti, oppure con un apposito oggetto, la Tigelliera, che ha degli alloggiamenti che permettono di ottenere tigelle tutte identiche.
Come per tutte le ricette tradizionali ogni famiglia ha la sua, con i trucchi e i segreti frutto del tempo e dell'esperienza. La mia famiglia non ha origini modenesi, ma le tigelle sono così buone che abbiamo cercato di replicarle varie volte con ricette copiate da amici o colleghi di lavoro. Tutte queste ricette prevedono lievito di birra e strutto, oltre alla farina bianca.
Da quando possiedo il mio lievito madre ho iniziato a pensare come farci le tigelle, magari sostituendo anche lo strutto con l'olio per limitare un pochino i grassi animali, che tanto poi abbondano nell'accompagnamento delle tigelle :o). Ho provato delle ricette un po' improvvisate con risultati decenti, poi ho visto la ricetta che Paola ha pubblicato un po' di tempo fa sul suo blog.
La ricetta delle focaccine con lievito madre di Sara Papa mi è sembrata perfetta per una prova di cottura nella tigelliera. La ricetta originale prevedeva la farina integrale, ma non trovandone di buona qualità, ho preferito utilizzare farina bianca più farina di farro e devo dire che il risultato è stato molto soddisfacente.
Tigelle con Farro e Lievito Madre
300g Farina 00
200g Farina di Farro
150g Farina Manitoba
150g Lievito Madre
300g Acqua
50g Miele
30g Olio di Oliva
1 cucchiaino di Sale
Sciogliere il lievito madre con l'acqua e il miele. Unire le farine ed iniziare ad impastare. Quando l'acqua sara incorporata e l'impasto appare granuloso aggiungere il sale sciolto in poca acqua. Lavorare ancora nella ciotola, poi unire l'olio e farlo assorbire.
Trasferire l'impasto sulla spianatoia ed impastarlo per 5-10 minuti fino a quando appare liscio ed elastico.
Porre l'impasto in una ciotola unta d'olio, coprire con della pellicola trasparente, e far lievitare fino al raddoppio. Trasferire l'impasto sulla spianatoia e dividerlo in porzioni da 40g, formando delle palline ben strette che andranno disposte, di volta in volta, in fila sulla spianatoia infarinata. Coprirle quindi con un telo umido e lasciare lievitare circa 15 minuti, nel mentre far scaldare la tigelliera su entrambi i lati.
Trascorso questo tempo mettere le porzioni di pasta che sono state formate per prime nella tigelliera e cuocerle girando la tigelliera fino a quando, colpendole con le nocche, non emetteranno un bel suono sordo.
Una cena con amici, a base di tigelle e affettati, è sicuramente un modo per combattere i brutti pensieri. Le tigelle sono un vanto della tradizione modenese: delle piccole focaccine di pasta lievitata cotte tra due testi piatti, oppure con un apposito oggetto, la Tigelliera, che ha degli alloggiamenti che permettono di ottenere tigelle tutte identiche.
Come per tutte le ricette tradizionali ogni famiglia ha la sua, con i trucchi e i segreti frutto del tempo e dell'esperienza. La mia famiglia non ha origini modenesi, ma le tigelle sono così buone che abbiamo cercato di replicarle varie volte con ricette copiate da amici o colleghi di lavoro. Tutte queste ricette prevedono lievito di birra e strutto, oltre alla farina bianca.
Da quando possiedo il mio lievito madre ho iniziato a pensare come farci le tigelle, magari sostituendo anche lo strutto con l'olio per limitare un pochino i grassi animali, che tanto poi abbondano nell'accompagnamento delle tigelle :o). Ho provato delle ricette un po' improvvisate con risultati decenti, poi ho visto la ricetta che Paola ha pubblicato un po' di tempo fa sul suo blog.
La ricetta delle focaccine con lievito madre di Sara Papa mi è sembrata perfetta per una prova di cottura nella tigelliera. La ricetta originale prevedeva la farina integrale, ma non trovandone di buona qualità, ho preferito utilizzare farina bianca più farina di farro e devo dire che il risultato è stato molto soddisfacente.
300g Farina 00
200g Farina di Farro
150g Farina Manitoba
150g Lievito Madre
300g Acqua
50g Miele
30g Olio di Oliva
1 cucchiaino di Sale
Sciogliere il lievito madre con l'acqua e il miele. Unire le farine ed iniziare ad impastare. Quando l'acqua sara incorporata e l'impasto appare granuloso aggiungere il sale sciolto in poca acqua. Lavorare ancora nella ciotola, poi unire l'olio e farlo assorbire.
Trasferire l'impasto sulla spianatoia ed impastarlo per 5-10 minuti fino a quando appare liscio ed elastico.
Porre l'impasto in una ciotola unta d'olio, coprire con della pellicola trasparente, e far lievitare fino al raddoppio. Trasferire l'impasto sulla spianatoia e dividerlo in porzioni da 40g, formando delle palline ben strette che andranno disposte, di volta in volta, in fila sulla spianatoia infarinata. Coprirle quindi con un telo umido e lasciare lievitare circa 15 minuti, nel mentre far scaldare la tigelliera su entrambi i lati.
Trascorso questo tempo mettere le porzioni di pasta che sono state formate per prime nella tigelliera e cuocerle girando la tigelliera fino a quando, colpendole con le nocche, non emetteranno un bel suono sordo.
6 Commenti
Che buooooneeee!!!
RispondiElimina:-)
da provare sicuramente :-P
RispondiEliminaeran diversi mesi che non pasavo da queste parti, complimenti per il restyling del sito (y)
RispondiEliminaquesta delle tigelle e' proprio una bella ricetta emiliana.
spero che li da voi a Bologna con queste scosse di oggi non ci siano stati danni,
di sicuro sono forti visto che li abbiamo sentite anche a Trento
Peppe Mennella
@Silvia M... sono davvero un buon "compromesso"
RispondiElimina@Betty... aggiornerò il post quando le proverò impastandole con il vino
@Peppe... ciao!!!! il restyling in realtà è una cosa semplice ma ne sono contenta. Il terremoto si sente eccome e gli edifici vecchi iniziano ad accusare duri colpi: nessun crollo per ora nella mia zona (nord-est di Bologna)
anch'io mi ritrovo spesso a pensare "a loro" a volte mi viene un po' di malinconia perchè non ho più un lavoro ed invece ne avrei tanta voglia, poi guardo la bimba e la mia casa e penso che è meglio non lamentarsi. facciamoci e facciamogli forza come meglio possiamo. ti abbraccio. ps: adoro le tigelle, le tue al farro m'intrigano.....
RispondiEliminaWow!!! che meraviglia devono essere squisite ti ho conosciuta per caso ma mi hai conquistata da oggi hai una fans in più se ti va vienimi a trovare ciao rosa
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