Il bello dell'autunno/inverno è la cucina. Sia come luogo caldo e raccolto della casa, sia come qualità , perché questo è il periodo per cucinare piatti sostanziosi e corposi.
Proprio il periodo adatto per un piatto a base di C.... (?!??!?!?!?!?!?!?) magari accompagnato anche da un po' di fumante polenta.
Ma cosa è C... ?
Bella domanda, perché ho avuto un po' di difficoltà per identificare cosa stavo cucinando e alla fine mi sono fatta una bella risata assieme ai miei ospiti.
La storia inizia con un pacchetto di carne congelata che mi viene regalata e io memorizzo immediatamente "Camoscio", senza pensarci più di tanto. Mi ero proprio fissata su questa idea: mi avevano regalato del Camoscio e io non sapevo cosa farci!
Dopo un po' di ricerche trovo una ricetta che mi convince e la preparo. La presento agli ospiti dicendo "questo è Camoscio".
Loro incuriositi mi chiedono come ho fatto, in pianura, a trovare carne di camoscio.
Io, svampita, rispondo: "me l'ha regalata una signora..."
Loro: "ah, vive in montagna?"
E io: " No, nel sud della Toscana" e qui qualcosa è iniziato a stonarmi.
Loro: "E in Toscana dove stanno i camosci!?!?!!?!?!?"
:o)
Ho così capito che quello non era Camoscio, bensì Capriolo! E per fortuna era buono nonostante l'avessi trattato come un Camoscio.
800kg circa di Capriolo
1l Vino Bianco
1 Carota
2 Coste di Sedano
2 Cipolle
1 rametto di Rosmarino
Olio e.v. di Oliva
Farina
Sale e Pepe
Pulire e tagliare a rondelle le carote; affettare il sedano. Dividere in pezzi piuttosto grandi la carne.
Sistemare il capriolo in una ciotola; unire le verdure e il rosmarino. Coprire con il vino e lasciare marinare per 12 ore in frigorifero.
Trascorso questo tempo, togliere la carne dalla marinata e asciugarla. Passarla quindi nella farina.
Tagliare a fettine le cipolle e farle appassire in un tegame a fondo pesante con olio. Mettere in padella la carne e far rosolare senza bruciare la cipolla.
Aggiungere sale, pepe e le rondelle di carota recuperate dalla marinata.
Aspettare che riprenda a soffriggere e versare il rimanente mezzo litro di vino. Alzare la fiamma per fare evaporare l'alcool, poi coprire il tegame con il coperchio e fare cuocere a fuoco basso per 2 ore.
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6 Commenti
Penso che cucinato così i tuoi ospiti si sarebbero leccati i baffi anche se gli avessi presentato carne di coccodrillo. Dalla foto sembra tenerissima e succulenta
RispondiEliminaBrava!
Un bacio
Fra
Che bel piattino degno di un grande chef ciao
RispondiEliminaNon avrei saputo identificare né l'uno né l'altro. Credo di non avere neanche mai provato questi tipi di carne, ma sono curiosa.
RispondiEliminaQuel sughino fa venire un'acquolina ...
Buon WE
Alex
Il camoscio credo di non averlo proprio mai mangiato, il capriolo solo in Germania (credo). La ricetta è sicuramente interessante e poi se gli ospiti hanno gradito è questo l'importante :-)
RispondiEliminaCiaoooo
il capriolo ha una carne tenera e senza retrogusti "selvatici"... è davvero gradevole.
RispondiEliminaHo visto proprio recentemente che questa carne si trova anche alla Coop!
che bella foto... io trovo così difficile fotografare la carne (forse è per questo che dalle mie parti è così poco rappresentata?) .... come fai tu ?
RispondiEliminaè così luminosa....
complimenti!