tag:blogger.com,1999:blog-146908092024-03-13T07:22:27.421+01:00Lo Spazio Di StaximoStaximohttp://www.blogger.com/profile/15644250681760374126noreply@blogger.comBlogger686125tag:blogger.com,1999:blog-14690809.post-44066043197097262782022-11-26T19:22:00.001+01:002022-11-26T19:22:39.556+01:00Torta di Mele Fuji e Ricotta
<center><a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/staximo/52524844986/in/dateposted/" title="Torta di Mele e Ricotta"><img src="https://live.staticflickr.com/65535/52524844986_c4f9e9b84b_o.jpg" width="600" height="800" alt="Torta di Mele e Ricotta"></a><script async src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js" charset="utf-8"></script></center>
Le torte di mele e più in generale i <a href="https://www.lospaziodistaximo.com/search/label/Mele" target="_blank">dolci con le mele</a> non bastano mai. Mi piace provarne di nuovi e se passano l'esame arricchire così il mio ricettario.
Questa torta è promossa a pieni voti: è morbida per la presenza della ricotta e profumata grazie al Rhum. Inoltre ho utilizzzato le mele Fuji che si rivelano molto buone e profumate anche da cotte.
<blockquote>
<h3>Torta di Mele Fuji e Ricotta</h3>
<hr>
<h6>Ricetta adattata dal blog <a href="https://blog.giallozafferano.it/allacciateilgrembiule/torta-di-mele-e-ricotta/">Allacciate il grembiule</a></h6>
<p>
250g Farina 0<br />
50g Farina di Avena<br />
250g Ricotta<br />
150g Zucchero<br />
50g Latte<br />
2 o 3 cucchiai di Rhum<br />
2 Uova<br />
1 bustina Lievito in polvere per dolci<br />
2 Mele<br />
</p>
<h6>per decorare:</h6>
<p>
Zucchero di canna<br />
</p>
In una ciotola mescolare la ricotta con lo zucchero ed eliminare eventuali grumi. Unire le uova, il latte e il rhum. Amalgamare bene.
Aggiungere poi le due farine e il lievito mescolando bene. Se l'impasto fosse troppo consistente aggiunger un po' di latte.
Sbucciare le mele: tagliarne una a dadini e l'altra a fette.
Unire i dadini di mela al composto, mescolare e versare in una teglia, di diametro 22cm, imburrata e infarinata oppure rivestita di carta forno.
Decorare la superficie con la mela tagliata a fettine, cospargere con zucchero di canna e cuocere in forno preriscaldato a 180° per 35/40 minuti circa. Fare la prova stecchino per controllare se è cotta.
</blockquote>Staximohttp://www.blogger.com/profile/15644250681760374126noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-14690809.post-64150624287416443272022-02-15T22:00:00.007+01:002022-02-19T12:14:16.072+01:00Passatelli<center><a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/staximo/51884051028/in/dateposted/" title="Passatelli"><img src="https://live.staticflickr.com/65535/51884051028_ff0aa9ae38_o.jpg" width="600" height="738" alt="Passatelli"></a><script async src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js" charset="utf-8"></script></center><br>
In inverno le minestre in brodo sono sempre confortanti, scaldano la pancia e anche il cuore perchè parlano di tradizioni e di famiglia.<br>
I passatelli fanno parte dei grandi classici invernali insieme ai <a href="https://www.lospaziodistaximo.com/2007/01/i-miei-primi-tortellini.html" target="_blank">Tortellini</a>, alla <a href="https://www.lospaziodistaximo.com/2010/02/la-pappa-nel-forno.html" target="_blank">Zuppa Imperiale</a> e al <a href="https://www.lospaziodistaximo.com/2021/05/riso-in-brodo.html" target="_blank">Riso in Brodo</a>.<br>
Per fare i passatelli serve l'apposito strumento: io ne ho uno simile a questo <a href="https://www.amazon.it/Strumento-passatelli-professionale-acciaio-inox/dp/B00K7BRJ4M/ref=sr_1_6?keywords=passatelli+attrezzo&qid=1644954729&sr=8-6" target="_blank">Schiaccia Passatelli</a> (è solo un esempio, non ho profilo affiliato). E' molto simile ad uno schiaccia patate ma non ha il fondo amovibile e quindi è molto più resistente poichè l'impasto dei passatelli deve essere abbastanza consistente.<br>
La ricetta è quella della nonna Irma, la mia nonna materna, che non usava un ricettario: le ricette lei le ricordava a memoria ed è per questo che dovevano essere facili da memorizzare e spesso senza pesi.<br>
Questa ricettadei passatelli si basa sui pugni: per ogni uovo si contano 2 pugni di pangrattato e 1 pugno di Parmigliano grattugiato, che a bologna si chiama semplicemente "forma". Tipo: "hai grattugiato la forma?", oppure "Vuoi della forma sui tortellini?".<br>
Ma quanto è "un pugno"? E' la quantità che sta all'interno della mano chiusa a pugno.<br>
<br><br>
<blockquote>
<h3>Passatelli</h3>
<hr>
<h6> per 5 o 6 persone</h6>
<p>
12 pugni Pangrattato<br>
6 pugni di Parmigiano Grattugiato<br>
6 Uova<br>
1 cucchiaio raso Farina<br>
Noce Moscata<br>
Brodo di carne per la cottura<br>
</p>
In una ciotola impastare tutti gli ingredienti insieme e formare una palla. Lasciare riposare coperto per circa 1 ora.<br>
Mettere a bollire il brodo in una pentola capiente.<br>
Prendere una parte dell'impasto, metterlo nello schiaccia passatelli e schiacciare i passatelli sopra il brodo in ebollizione e con il coltello staccarli dal fondo dell'attrezzo.
Continuare con il restante impasto.<br>
Aspettare che il brodo torni a bollire, lasciare cuocere due minuti in modo che i passatelli vengano a galla, poi spegnere il fuoco e impiattare.<br>
</blockquote>
<br>
Staximohttp://www.blogger.com/profile/15644250681760374126noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-14690809.post-48661401344411097782021-05-12T22:18:00.003+02:002021-05-12T22:19:12.336+02:00Cobbler Mele e Pere<center><a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/staximo/51174219477/in/dateposted/" title="Cobbler Mele e Pere"><img src="https://live.staticflickr.com/65535/51174219477_510610663b_z.jpg" width="525" alt="Cobbler Mele e Pere"></a><script async src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js" charset="utf-8"></script></center>
<br />
Forse mi ripeto, ma che si chiami Cobbler o Crumble, questa tipologia di dolci è semplicemente geniale: ricchi di frutta, veloci da peparare, la pasta ricorda la consistenza e il sapore burroso di una frolla ma non richiede riposo in frigorifero e di essere stesa... in poche parole un dolce "minima spesa massima resa".<br />
Le ricette che si vedono più spesso in rete sono a base di frutti rossi, ma questo dolce può essere fatto con vari tipi di frutta in base alla stagione o a quello che si ha in casa e, ammettiamolo, i frutti di bosco non sono il frutto più facile da avere in casa in abbondanza a meno di prendere quelli congelati.<br />
In questo caso io avevo delle mele e delle pere un po' vecchiette, non erano più croccanti e allora le ho trasformate in un dolce.<br />
<br />
<blockquote>
<h3>Cobbler Mele e Pere</h3>
<hr>
<p>
2 Mele Fuji grandi<br />
2 Pere Abate <br />
Buccia grattugiata di 1 Limone
Succo di 1/2 Limone <br />
120g Farina <br />
30g Farina di Nocciole<br />
120g Burro
120g Zucchero di Canna
1/2 cucciaino di Lievito per dolci
1/2 cucciaino di Sale <br />
Vaniglia (polvere o estratto)
Mandorle a scaglie per decorare<br />
</p>
In una ciotola montare il burro con lo zucchero di canna e la vaniglia.<br />
In un'altra ciotola mescolare le farine, il lievito e il sale. Amalgamare poi il composto di farine al burro. <br />
Pelare e tagliare a cubetti sia le mele sia le pere e disporli un una teglia 25x35cm circa. Unire il succo e la buccia del limone ai cubetti di frutta e mescolare.<br /><br />
<center><a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/staximo/51175683449/in/photostream/" title="Cobbler Mele e Pere da cuocere"><img src="https://live.staticflickr.com/65535/51175683449_830b8b0097_z.jpg" width="525" alt="Cobbler Mele e Pere da cuocere"></a><script async src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js" charset="utf-8"></script></center>
<br />
Con l'aiuto di un cucchiaio disporre l'impasto sopra la frutta ricoprendo la superficie in modo uniforme, ma senza eccessiva precisione.<br />
Decorare con le mandorle a scaglie e cuocere in forno già caldo a 180°C per 30-40 minuti. <br /><br />
<center><a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/staximo/51174895516/in/photostream/" title="Cobbler Mele e Pere in preparazione"><img src="https://live.staticflickr.com/65535/51174895516_28abf5c7fc_z.jpg" width="525" alt="Cobbler Mele e Pere in preparazione"></a><script async src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js" charset="utf-8"></script></center>
<br />
</blockquote>
Staximohttp://www.blogger.com/profile/15644250681760374126noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-14690809.post-26120032430385647102021-05-02T09:50:00.000+02:002021-05-02T09:50:11.182+02:00Riso in Brodo<center><a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/staximo/51152844604/in/dateposted/" title="Riso In Brodo"><img src="https://live.staticflickr.com/65535/51152844604_d7b10387c4_o.jpg" width="525" alt="Riso In Brodo"></a><script async src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js" charset="utf-8"></script><center>
<br />
Il <a href="https://www.lospaziodistaximo.com/2018/10/il-brodo-e-la-sua-carne.html" target="_blank">borodo di carne</a> è sempre stato un grande risorsa nel passato, non veinva realizzato solo per il pranzo della domenica, ma sia la carne sia il brodo stesso venivano utilizzati per realizzare i pasti della settimana. La mia famiglia ha origini molto modeste, mettere qualcosa in tavola richiedeva pianificazione e parsimonia affinchè le risirse non venissero sprecate e ci fosse da mangiare per tutti.<br />
Per cui se la domenica si "metteva su la pentola" per fare il brodo destinato ad una pietanza ricca, come i Tortellini o la <a href="https://www.lospaziodistaximo.com/2010/02/la-pappa-nel-forno.html" target="_blank">Zuppa Imperiale</a> oppure i Passatelli, durante la settimana il brodo era destinato a realizzare altri primi più semplici.<br />
Il mio preferito era ed è ancora il riso in brodo, che in realtà è un piatto unico.<br />
Di seguito non descriverò una ricetta precisa, ma delle linee guida, perchè il risultao può essere più o meno liquido a seconda delle preferenze. Mio marito ad es non apprezza molto le pietanze brodose, per cui quello in foto è quasi asciutto.<br />
<blockquote>
<h3>Riso in Brodo</h3>
<hr>
<h6>Nota: la quantità di brodo da utilizzare dipende dalla consistenza finale che si desidera ottenere. Il mio consoglio è di iniziare la cottura con meno brodo ed aggiungerne altro eventualmente durante la cottura.</h6>
<p>
Riso per minestre<br />
Brodo di carne<br />
1 uovo a persona<br />
Parmigiano grattugiato<br />
Sale<br />
</p>
Portare ad ebolizzione il brodo e versare il riso gradualmente, perchè il brodo potrebbe uscire dalla pentola.<br />
Mentre il riso cuoce, sgusciare le uova in una ciotola, unire il parmigiano, un pizzico di sale e sbattere con una forchetta per amalgamare il tutto.<br />
Controllare la cottura del riso aggiungendo altro brodo se necessario: considerare che a fine cottura il riso ne assorbirà altro.<br />
Quando il riso è cotto ma ancora un po' al dente, versare il composto di uova e mescolare per farle cuocere. <br />
Spegnere il fuoco, coprire il tegame con il coperchio e fare riposare 2 o 3 minuti affinchè i sapori si riescano ad amalgamare.<br />
</blockquote>
Staximohttp://www.blogger.com/profile/15644250681760374126noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-14690809.post-42623595985103961032021-02-14T19:00:00.001+01:002021-02-14T19:28:33.310+01:00La Tenerina della signora di Roma<center><a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/staximo/50943553422/in/photostream/" title="Tenerina della signora di Roma"><img src="https://live.staticflickr.com/65535/50943553422_5d45ccf9a4_o.jpg" width="540" alt="Tenerina della signora di Roma"></a><script async src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js" charset="utf-8"></script></center>
<br />
Ci sono tantissime ricette di tenerine al cioccolato: come fare ad annotarle nel ricettario per poterle distinguere?<br />
Semplice: si scrive anche il nome della persona che ha passato la ricetta, ma se non lo si conosce si cerca di identificarla in base a quello che si sa.<br />
E così questa è diventata la tenerina della "signora di Roma": un dolce semplice, veloce da preparare e molto gradevole rispetto ad altre ricette che ho provato, perchè non è stomachevole. Per cui è difficilissimo smettere di mangiarla!!!!<br />
<br />
<blockquote>
<h6>La tenerina della "signora di Roma"</h6>
<hr>
<p>
150g Zucchero semolato<br />
100g Burro<br />
150g Cioccolato fondente<br />
60g Farina<br />
3 Uova<br />
3 cucchiai Latte<br />
</p>
In una ciotola fondere il burro e il cioccolato con il latte.<br />
Montare i rossi con la metà dello zucchero e poi aggiungere la farina delicatamente senza smontare.<br />
Montare a neve i bianchi e quando sono semi-montati aggiungere il restante zucchero.<br />
Unire questa montata a quella di uova poi aggiungere il mix fuso di cioccolato ormai freddo.<br />
Versare in una teglia di 24cm di diametro, rivestita di cartaforno e cuocere a 180°C per circa 20 minuti: alla fine della cottura il centro deve risultare ancora un po' morbido.<br />
</blockquote>
<br />
Staximohttp://www.blogger.com/profile/15644250681760374126noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-14690809.post-19313741162705134022020-12-15T18:09:00.003+01:002020-12-15T18:09:47.642+01:00Pane in Cassetta Integrale<center><a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/staximo/50723556937/in/dateposted/" title="Pane in Cassetta delle Sorelle Simili"><img src="https://live.staticflickr.com/65535/50723556937_f8d931bc68_o.jpg" width="600" height="800" alt="Pane in Cassetta delle Sorelle Simili"></a><script async src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js" charset="utf-8"></script></center>
<br />
<br />
Questa ricetta è un classico delle sorelle Simili, bolognesi e mitiche insegnanti di lievitati e altre ricette di cucina, che ho già citato in vari altri post di questo blog. <br />
Come si può notare dalla ricetta il lievito di birra è utilizzato in discreta quantità, cosa un po' tipica delle ricette di una volta. <br />
Però è un pane veloce e in caso di necessità è comodo averlo pronto in tempi rapidi.<br/>
Il lievito si può dimezzare considerando però tempi di lievitazione più lunghi rispetto a quanto indicato nella ricetta e utilizzando anche una farina più forte.<br />
<br />
Per questo pane ho utilizzato una farina integrale forte Tipo 2 del Molino DallaGiovanna e il lievito secco. La quantità di acqua è indicativa, dipende molto dalla farina e ne potrebbe servire di più.<br />
<br />
<blockquote><h3>Pane in cassetta integrale</h3><hr><h6>Tratto dal libro "Pane e Roba Dolce" delle Sorelle Simili</h6><p>750g Farina Integrale<br />
25g Lievito di Birra fresco, oppure 1 bustina di Lievito Secco (Mastro Fornaio), oppure dimezzare la quantità allungando i tempi di lievitazione<br />
500g di Acqua circa<br />
30g Melassa o Miele di Acacia<br />
2 cucchiaini da tè rasi di Sale<br />
4 cucchiai di Olio<br />
Stampo in cassetta grande<br />
</p>
Nella ciotola dell'impastatrice mettere la farina e 450g di acqua e mescolare con una forchetta. Lasciare riposare coperto per almeno 1 ora o 2 per consentire alle fibre della farina di idratarsi.<br />
Aggiungere poi il lievito, il sale, l'olio ed iniziare ad impastare. Aggiungere la restante acqua ed eventualmente dell'altra per raggiungere una consistenza morbida ma non appiccicosa.<br />
Continuare ad impastare fino a quando l'impasto si presenta elastico.<br />
Mettere in una ciotola unta di olio, coprire con pellicola e lasciare lievitare: deve quasi raddoppiare.<br />
Ribaltare quindi l'impasto su una superficie lievemente infarinata e arrotolare a filone stretto.<br />
Imburrare lo stampo a cassetta (lato, fondo e anche il coperchio) e depositarvi il filone. Mettere il coperchio e lasciare una fessura di circa 1cm da cui controllare la lievitazione.<br />
Lasciare lievitare fino a quando il pane è ad un centimetro circa dal bordo superiore, poi chiudere il coperchio e infornare a 200°C per i primi 20 minuti poi a 180°C per altri 20-30 minuti.<br />
Estrarre il pane dallo stampo, metterlo direttamente sulla griglia del forno e cuocerlo ancora 5 minuti.<br />
Lasciare raffreddare in verticale in modo che il vapore inumidisca il meno possibile la crosta.
</blockquote><br />
Staximohttp://www.blogger.com/profile/15644250681760374126noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-14690809.post-39980974662383641942020-10-18T15:08:00.001+02:002020-10-18T15:08:44.805+02:00Challah senza impasto<center><a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/staximo/50500650408/in/photostream/" title="Challah Cotta"><img src="https://live.staticflickr.com/65535/50500650408_1840448c6c_o.jpg" width="580" height="458" alt="Challah Cotta"></a><script async src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js" charset="utf-8"></script></center>
<br>
Così come mi piacciono le ricette complicate, con tanti passaggi e impasti, mi piacciono anche le ricette che quasi si fanno sa sole, come questa Challah senza impasto.
La ricetta viene dal libro <a href="https://www.guidotommasi.it/guido-tommasi-editore/catalogo/come-si-fa-il-pane" target="_blank" rel="nofollow">"Come si fa il pane" di Emmanuel Hadjandreou</a> da cui avevo tratto anche la ricetta del <a href="https://www.lospaziodistaximo.com/2013/10/wbd-2013-pane-al-pomodoro.html" target="_blank">Pane al Pomodoro</a>, il <a href="https://www.lospaziodistaximo.com/2014/01/dolce-con-semi-di-papavero-noci-e.html" target="_blank">Dolce con Semi di Papavero, Noci e Lievito Madre</a> e anche i <a href="https://www.lospaziodistaximo.com/2014/01/perfetti-per-consumare-il-salmone-i.html" target="_blank">Beagel</a>.
<br>
Se non conoscete il libro vi posso dire che contiene tutte ricette di pane senza impasto, sia con lievito di birra sia con Lievito Madre. Alcune ricette hanno qualche errore negli ingredienti, ma si riescono facilmente a ricostruire.
<br>
In questo caso particolare la ricetta del libro prevedeva dosi molto piccole, mentre io avevo bisogno di smaltire un po' di farina sia bianca che integrale, per cui ho quadruplicato la ricetta e fatto qualche aggiustamento per ridurre il numero di uova.
<br>
Nella ricetta indico tra parentesi il prodotto che ho usato, perchè prodotti diversi danno risultati diversi, ma non è una sponsorizzazione e non ricevo nessun compenso. <br />
<br />
<blockquote>
<h3>Challah senza impasto</h3>
<hr>
<h6>Ricetta ispirata al libro <a href="https://www.guidotommasi.it/guido-tommasi-editore/catalogo/come-si-fa-il-pane" target="_blank" rel="nofollow">"Come si fa il pane" di Emmanuel Hadjandreou</a></h6>
<h4>Ingredienti</h4>
<p>
500g Farina bianca forte (Panettone Z Molino Dallagiovanna)<br>
500g Farina semi-integrale forte (Farina tipo 2 forte Molino Dallagiovanna)<br>
12g Sale<br>
60g Zucchero<br>
1 bustina Lievito di birra disidratato (Mastro Fornaio PaneAngeli) equivalemte ad 1 cubetto di lievito di birra compresso da 25g<br>
320-370g Acqua<br>
4 Uova medie<br>
80g Olio di Semi<br>
</p>
<h4>Per decorare</h4>
<p>
1 uovo sbattuto con 1 pizzico di sale<br>
Semi di Papavero
</p>
<h6>Nota: iniziare ad impastare con il quantitativo minimo di acqua, o anche un po' meno e aggiungere il resto mentre si impasta. Potrebbe essere necessaria più acqua a seconda delle farine utilizzate. Se ci si accorge a fine impasto che l'acqua è insufficiente non aggiungere acqua "libera", perchè sarebbe difficoltosa da fare assorbire, ma bagnarsi bene e ripetutamente le mani mentre si fa il primo giro di pieghe.</h6><br>
In una ciotola mescolare la farina, il sale e lo zucchero.<br>
In un'altra ciotola mettere il lievito e scioglierlo con 320g di acqua. Sbattere le uova e aggiungerle al composto con il lievito. Unire quindi questo composto alla farina e iniziare a mescolare con un cucchiaio di legno e poi iniziare ad unire anche l'olio. Amalgamare bene, aggiungendo altra acqua se necessario: l'impasto deve essere morbido ma non molle.<br>
Coprire la ciotola con pellicola e lasciare riposare 10 minuti.<br>
Trascorso questo tempo dare delle pieghe all'impasto, prendendo una porzione esterna e portandola al centro (<a href="https://blog.giallozafferano.it/cucinalaura/come-fare-le-pieghe-in-ciotola-per-impasti-ad-alta-idratazione-spiegazione-con-video/" target="_blank" rel="nofollow">Questo video mostra come fare</a>). Coprire con pellicola e lasciare riposare 10 minuti.<br />
Ripetere le pieghe e la fase di riposo per altre 2 volte.<br />
Riprendere la pasta, eseguire le pieghe un'ultima volta, coprire la ciotola con la pellicola e lasciare lievitare per 1 ora: l'impasto deve raddoppiare.<br>
Infarinare la spianatoia e rovesciarvi delicatamente l'impasto e dividerlo in 4 parti uguali. Allungare ogni pezzo di impasto fino a formare 4 salsicciotti di uguale diametro e lunghezzza, quindi intrecciare. In <a href="https://youtu.be/RP6j7esQyjk" target="_blank">questo video</a> vi sono vari tipi di intrecci tra cui quello a 4 capi.<br>
<br />
<center><a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/staximo/50501520502/in/photostream/" title="Challah Treccia formata"><img src="https://live.staticflickr.com/65535/50501520502_ef2db955f6_o.jpg" width="580" height="658" alt="Challah Treccia formata"></a><script async src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js" charset="utf-8"></script></center>
<br>
Spostare la treccia sulla teglia rivestita di cartaforno, spennellare con l'uovo sbattuto e cospargere con semi di papavero.<br>
<br />
<center><a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/staximo/50501520552/in/photostream/" title="Challah pronta per il forno"><img src="https://live.staticflickr.com/65535/50501520552_c353441695_o.jpg" width="580" height="444" alt="Challah pronta per il forno"></a><script async src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js" charset="utf-8"></script></center>
<br>
Mettere a lievitare coperto (io uso un contenitore in plastica) per circa 30-40 minuti: l'impasto deve quasi raddoppiare.<br>
Accendere il forno a 180°C statico mettendo sul fondo un'altra teglia vuota e preparare un bicchiere di acqua.<br>
Quando la treccia è lievitata, metterla in forno, versare rapidamente l'acqua nella teglia sul fondo del forno e chiudere immediatamente lo sportello.<br>
Cuocere per 15 minuti a 180°C poi alzare il forno a 190°C e ciuocere per altri 20-30 minuti. La treccia è cotta quando battendo con le dita sulla parte inferiore emette un suono come fosse vuota.<br>
Lasciare raffreddare su una gratella prima di tagliarla.<br>
</blockquote>
Staximohttp://www.blogger.com/profile/15644250681760374126noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-14690809.post-9983277486532288322020-05-04T07:35:00.002+02:002020-05-04T07:36:00.620+02:00Orata al sale<center><a href="https://www.flickr.com/photos/staximo/49838546772/in/dateposted/" title="Orata al Sale"><img alt="Orata al Sale" height="800" src="https://live.staticflickr.com/65535/49838546772_af0141c54f_o.jpg" width="631" /></a><script async="" charset="utf-8" src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js"></script><br /></center>
Questa è sicuramente la ricetta più replicate di tutte quelle che ho appreso durante la grande quantità dei corsi di cucina che ho seguito. Solitamente preferisco seguire corsi di pasticceria o sulla panificazione, ma vista la mia "congenita" incapacità nella preparazione del pesce, tanti anni fa, avevo deciso di seguire un corso in più lezioni presso l'associazione Il Mestolo e la Ramina.<br />
Di tutte le ricette devo ammettere che questa è quella che ho trovato più semplice da replicare e che permette di rispettare il sapore delicato del pesce.<br />
La copertura di sale è praticamente una meringa che permette di servire in tavola il pesce ed aprirlo facilmente senza spargere sale ovunque. Inoltre la superficie della copertura può anche essere decorata facendo disegni sulla "meringa" in modo da rendere la presentazione ancora più carina.<br />
<br />
<blockquote>
<h3>Orata al Sale</h3>
<hr />
<p>Orata (o branzino): 4 da 200/300g<br />
3 Bianchi d'Uovo grandi o 4 se piccoli<br />
1kg di Sale Fino<br />
Rosmarino, aglio, scorza di limone se piace<br />
</p><br />
<h6>La quantità di copertura basta indicativamente per quattro pesci piccoli da porzione singola oppure per due di dimensione media. In base alle dimensione degli albumi, per cui potrebbe essere necessario regolare la quantità di sale e ne potrebbe servire anche un po' di più.<br />
Questa ricetta si applica sia ad orate, sia a branzini</h6><br />
Pulire il pesce incidendo la pancia e togliendo le branchie ma senza togliere le squame.<br />
Porre un piccolo rametto di rosmarino, uno spicchio di aglio e un pezzetto di scorzetta di limone nella pancia.<br />
Montare a neve soda i bianchi d'uovo e unire il sale fino un po' alla volta, per non smontare il composto. Il risultato finale deve essere simile al pongo.<br />
Foderare una teglia con cartaforno e fare un primo strato uniforme di sale, uno per ogni pesce. Depositare su ognuno un pesce e coprirlo con la meringa di sale rimanente. Fare le decorazioni a piacimento.<br />
Cuocere in forno a 190°C per circa 20 minuti in caso di pesci piccoli, per 40 minuti per pesci medi.<br />
Quando è cotto tagliare il sale al bordo per sollevare il "coperchio" e liberare il pesce.<br />
</blockquote>Staximohttp://www.blogger.com/profile/15644250681760374126noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-14690809.post-17759377498400298932020-04-30T17:51:00.000+02:002020-04-30T17:52:11.034+02:00Tempo sospeso<br />
<center><a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/staximo/49837034588/in/dateposted/" title="Clematis"><img src="https://live.staticflickr.com/65535/49837034588_d7171864c1_o.jpg" width="600" height="800" alt="Clematis"></a><script async src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js" charset="utf-8"></script></center><br />
Stiamo vivendo un period strano, alcuni lo chiamano "contenimento" altri "quarantena", ma la verità è che non siamo più liberi come eravamo abituati ad essere. Il virus denominato COVID-19 ha stravolto le nostre vite. In seguito a questa situazione ci sono tante emozioni diverse che si affollano nella mia testa... e forse è un po' per questo motivo che non ho approfittato del periodo a casa come occasione per aggiornare un po' il blog.<br />
A dire il vero ci avevo pensato, poi fortunatamente ho potuto lavorare da casa e avevo anche altri hobby con arretrati di anni che dovevo reccuperare. Per cui il blog è rimasto qui, solo anche lui, ma cercherò di tornare per aggiornarlo con quello che ho realizzato in questi giorni.<br />
Non sarà solo cibo: poichè siamo stati costretti a stare in casa facendo poco miovimento non mi sono abbandonata alla cucina o panificazione sfrenata... non ho mai acquistato il Lievito di Birra per cui non sono respondabile della sua sparizione durante le prime settimane :o) Ora sembra stia scarseggiando il mascarpone, ma non ho acquistato nemmeno quello anche se provare a fare <a href="https://www.identitagolose.it/sito/it/167/25733/n-a/il-tiramisu-definitivo-di-gino-fabbri.html">il Tiramisù di Gino Fabbri</a> non mi dispiacerebbe.<br />
<br />
A presto.<br />
<br />
Staximohttp://www.blogger.com/profile/15644250681760374126noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-14690809.post-69050617379512333702020-04-07T21:38:00.000+02:002020-04-30T17:53:05.474+02:00Tacchino alla Canzanese<center><a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/staximo/49613401657/in/dateposted/" title="Tacchino alla Canzanese"><img src="https://live.staticflickr.com/65535/49613401657_0414cd5e16_c.jpg" width="550" alt="Tacchino alla Canzanese"></a><script async src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js" charset="utf-8"></script></center><br />
Il Tacchino alla Canzanese è un piatto tipico Teramano ed originario del paese di Canzano, ma si trova un po' ovunque specialmente nei banchi che vendono anche la porchetta. Il mio fornitore di fiducia è Emidio Falasca, più volte vincitore della sagra della porchetta di Campli di cui sono una assidua frequentatrice.<br />
<br />
Il tacchino alla canzanese ha un sapore molto delicato e leggermente speziato che mi ha conquistato fin dal primo assaggio. Ammetto che mi piace tantissimo anche la gelatina che lo ricopre e che permette di conservarlo. Inoltre è un piatto freddo per cui perfetto da preparare in anticipo.<br />
Ho voluto provare a farlo seguendo una ricetta uno' più semplice rispetto a quella riportata sul sito ufficiale del <a href="http://www.tacchinoallacanzanese.it/index.html">Consorzio del Tacchino alla Canzanese</a>.<br />
<br />
<blockquote><h3>Tacchino alla Canzanese</h3><hr><h6>Ricetta dal blog <a href="http://www.cucinaconoi.it/ricette-dautore/antipasti-dautore/tacchino-alla-canzanese">Cucina con Noi</a></h6><p>2kg di Tacchino (sovracoscia)<br />
2L Acqua<br />
50g Sale<br />
4 spicchi di Aglio in camicia<br />
4 grani di Pepe<br />
4 foglie di Alloro<br />
1 rametto di Rosmarino<br />
1 pezzetto di Cannella<br />
1 pezzetto piccolo di Noce Moscata<br />
20g Colla di Pesce<br />
</p>Fiammeggiare il tacchino per rimuovere la peluria, lavarlo e disossarlo. Rompere le ossa con un batticarne.<br />
In una pentola capiente portare ad ebollizione l’acqua con gli aromi ed il sale. Aggiungere i pezzi di carne e le ossa, far riprendere il bollore.<br />
Schiumare accuratamente e proseguire la cottura per 30 minuti ad ebollizione appena accennata.<br />
Togliere la pentola dal fuoco e trasferire il contenuto in una teglia: la carne non deve essere del tutto ricoperta dal brodo. Completare la cottura in forno a 180°C.<br />
Trasferire la carne in una pirofila a bordi alti. In una ciotola filtrare il liquido e sgassare.<br />
Bagnare i fogli di gelatina poi strizzarli e scioglierli in una piccola parte del brodo caldo. Unirlo al resto del brodo, mescolare e poi versare il brodo sulla carne.<br />
Fare raffreddare e conservare in frigorifero fino al momento del consumo.<br />
</blockquote>Staximohttp://www.blogger.com/profile/15644250681760374126noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-14690809.post-86189022299103425712020-03-04T06:30:00.000+01:002020-04-30T17:53:18.683+02:00Torta di Pere e Cioccolato Bianco<center><a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/staximo/49613401837/in/dateposted/" title="Torta Pere e Cioccolato Bianco"><img src="https://live.staticflickr.com/65535/49613401837_d69ff4370e_c.jpg" width="600" height="800" alt="Torta Pere e Cioccolato Bianco"></a><script async src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js" charset="utf-8"></script></center><br />
Se su Google si cercano le parole "torta di mele" ci ottengono oltre 12 milioni di risultati. Non ci sono dubbi: è lei la regina incontrastata dei nostri forni, è lei la torta che tutti hanno provato almeno una volta e di cui si trovano molte versioni.<br />
Ma se le mele sono buone, secondo me le pere nei dolci hanno un sapore ancora più delizioso, anche se si percepisce la loro consistenza un po' granulosa.<br />
<br />
Per cui consiglio di provare questa torta perchè è squisita!<br />
<br />
<blockquote><h3>Torta di Pere e Cioccolato Bianco</h3><hr><h6>Dal Blog <a href="https://www.hovogliadidolce.it/torta-di-pere-soffice-ricetta/">Ho voglia di Dolce</a></h6><p>6 Pere abate medie<br />
250 gr Farina<br />
160 gr Zucchero<br />
100 gr Burro<br />
3 Uova<br />
4 cucchiai di Rum<br />
1 bustina Lievito per dolci<br />
Zucchero di Canna<br />
Opzionale: 50 gr Gocce Cioccolato Bianco<br />
</p>Sbucciare le pere, eliminare il torsolo e tagliarle a fettine sottili in una ciotola ed irrorarle con succo di limone per non farle annerire.<br />
Sciogliere il burro in un pentolino e fare raffreddare. Nel frattempo lavorare con le fruste le uova e lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere i 4 cucchiai di Rum, la farina 00 ed il lievito setacciati in più riprese mescolando delicatamente. Quando il composto è ben omogeneo aggiungere il burro fuso e le gocce di cioccolato ed amalgamare.<br />
Rivestire con cartaforno, oppure imburrare ed infarinate, una teglia da 26 cm di diametro e versarvi il composto. Ricoprire tutta la superficie con le fettine di pera disposte a raggiera cercando di lasciare spazi.<br />
Cospargere la superficie con abbondante zucchero di canna ed infornare a 180° per circa 35-40 minuti. Dopo 30 minuti controllare la cottura facendo la prova stecchino. Quando è cotta, sfornare e fare raffreddare.<br />
</blockquote><br />
Staximohttp://www.blogger.com/profile/15644250681760374126noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-14690809.post-43914499051627272042019-11-22T18:12:00.000+01:002019-11-22T18:15:50.921+01:00Torta Cioccolatosa ai Cachi senza Uova e Burro<center><a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/staximo/49104438347/in/dateposted/" title="Torta Cioccolatosa ai Cachi"><img src="https://live.staticflickr.com/65535/49104438347_e140336a50_o.jpg" width="640" height="853" alt="Torta Cioccolatosa ai Cachi"></a><script async src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js" charset="utf-8"></script><br />
</center><br />
Ebbene sì: da zero a due ricette di torta ai cachi in una settimana!<br />
La mamma mi ha regalato troppi cachi per riuscire a consumarli tutti freschi e così ho provato un'altra ricetta trovata in rete. Casualmente mi sono trovata alla domenica pomeriggio senza uova in casa e così ne ho cercata una che potessi fare con gli ingredienti che avevo in casa.<br />
<a name='more'></a><br />
Il risultato è più fondente rispetto alla ricetta precedente ma è davvero una torta molto buona e golosa.<br />
C'è anche un'altra cosa eccezionale legata a questa donazione di cachi: due ricette sul blog dopo tanti mesi di silenzio. Sono contenta di tornare e curare questa mia "creatura", anche se mi rendo conto che è una modalità un po' obsoleta: il mondo del cibo si è evoluto e i mezzi di comunicazione attualmente di moda sono i social, ma del resto io sono datata. <br />
<br />
<blockquote><h3>Torta Cioccolatosa ai Cachi senza Uova e Burro</h3><h6>Ricetta dal blog <a href="http://blog.giallozafferano.it/animaecioccolato/torta-di-cachi-e-cacao-senza-uova-e-burro/">Anima e Cioccolato</a></h6><p>500 g. Polpa di Cachi maturi <br />
250 g. Farina 0 <br />
150 g. Zucchero di Canna<br />
100 g. Olio di Semi <br />
40 g. Cacao Amaro<br />
1 Bustina di Lievito per Torte<br />
Cioccolato spezzettato o in gocce<br />
</p><br />
Pelare i cachi e pesare 500 g di polpa priva di semi. Unire lo zucchero e frullare con un frullatore ad immersione. <br />
Setacciare la farina con il cacao e il lievito. Aggiungere alternatamente le polveri e l’olio un po’ alla volta utilizzando una frusta. Per ultimo aggiungere il cioccolato.<br />
Ungere e infarinare una tortiera da 24 cm. di diametro, oppure utilizzare un foglio di cartaforno, versare l'impasto e decorare con altro cioccolato in superficie.<br />
Infornare a 180 °C e cuocere per circa 40-45 minuti verificando la cottura con uno stecchino. <br />
</blockquote>Staximohttp://www.blogger.com/profile/15644250681760374126noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-14690809.post-82692342759896668002019-11-14T18:30:00.000+01:002019-11-21T14:30:25.682+01:00Torta ai Cachi e Cioccolato<center><a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/staximo/49064761136/in/dateposted/" title="Torta ai Cachi e Cioccolato"><img src="https://live.staticflickr.com/65535/49064761136_4b73294c4d_z.jpg" width="640" height="480" alt="Torta ai Cachi e Cioccolato"></a><script async src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js" charset="utf-8"></script><br />
</center><br />
I cachi sono un frutto autunnale che è sempre stato presente in casa fin da bambina: nel vecchio condominio avevamo un albero nel giardino condominiale e in questo periodo eravamo letteralmente sommersi di cachi, anche perché c'erano solo 4 appartamenti e non a tutti piacevano.<br />
Devo però ammettere che i cachi li ho mangiati sempre freschi, come frutta ai pasti o a merenda.<br />
<a name='more'></a><br />
Solo nella mia vita adulta ho scoperto che i cachi possono essere impiegati nelle ricette, soprattutto per dolcificare visto che il loro sapore è molto tenue. Questa ricetta ad esempio, trovata nel blog <a href="http://www.dolcisenzaburro.it/recipe-items/torta-di-cachi-senza-burro/">Dolci senza burro</a>, non prevede l'uso di zucchero semolato ma soli di cachi e un po' di miele.<br />
<br />
<blockquote><h3>Torta ai Cachi e Cioccolato</h3><hr><h6>Ricetta dal blog <a href="http://www.dolcisenzaburro.it/recipe-items/torta-di-cachi-senza-burro/">Dolci senza burro</a></h6><p>300 g. Polpa di Cachi<br />
300 g. Farina<br />
100 g. Gocce di Cioccolato Fondente<br />
100 g. Olio di semi<br />
80 g. Farina di Mandorle<br />
2 Uova<br />
2 Cucchiai di Miele<br />
1 Bustina di Lievito<br />
1 Arancia<br />
1 Pizzico di Sale<br />
</p>Pelare e frullare i cachi con il miele. Separare i tuorli dagli album.<br />
Con il minipimer emulsionare i tuorli con l’olio versato a filo poi aggiungere il pizzico di sale e la buccia dell'arancia grattugiata.<br />
Con una spatola aggiungere la polpa dei cachi, la farine, il lievito, la farina di mandorle e il succo dell’arancia.<br />
Montare a neve gli albumi ed incorporarli delicatamente al composto, quindi unire le gocce di cioccolato.<br />
Versare il composto in uno stampo a ciambella unto con olio e infarinato.<br />
Cuocere in forno preriscaldato a 180 °C per circa 40 minuti e verificare la cottura tramite uno stecchino.<br />
</blockquote>Staximohttp://www.blogger.com/profile/15644250681760374126noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-14690809.post-18046039574461252022019-02-26T19:47:00.002+01:002021-02-12T18:28:17.337+01:00Bignè Fritti alla Crema<center><img src="https://farm8.staticflickr.com/7816/47220917581_dd53ebb8aa_b.jpg" width="500" alt="Bignè Fritti alla Crema"></center><br />
Il carnevale sta per entrare nel vivo per cui bisogna preparare qualcosa di fritto. <br />
Questa non è una ricetta tradizionale della mia famiglia ma frutto di una ricerca su internet dopo avere assaggiato dei dolcetti simili ad una festa. Troppo buoni per non cercare di replicarli. <br />
A dire il vero ho già pubblicato la ricetta nel 2017 col nome di <a href="https://www.lospaziodistaximo.com/2017/02/frittelle-di-carnevale-alla-crema.html" target="_blank">frittelle alla crema</a>... questa volta però ho cambiato la ricetta della crema utilizzando una ricetta di un maestro della pasticceria: Maurizio Santin.<br />
Per comodità riporto anche la ricetta delle frittelle o Bignè fritti.<br />
<br />
<blockquote><h3>Bignè Fritti alla Crema</h3><h6>Per la pasta dal blog <a href="http://ilpiattogoloso.blogspot.com/2015/01/frittelle-alla-crema.html">Il Piatto Goloso</a></h6><p>250g Acqua<br />
50g Burro<br />
200g Farina 00<br />
50g Zucchero semolato<br />
Buccia grattugiata di un limone<br />
4 Uova<br />
1/2 busta di lievito in polvere<br />
Olio per friggere<br />
</p><h6>Per la Crema con uova intere di Maurizio Santin:</h6><p>500g Latte<br />
225g Zucchero semolato<br />
30g Amido di Riso<br />
30g Amido di Mais<br />
200g Uova intere<br />
Buccia di limone<br />
</p><br />
<b>Preparare innanzitutto la crema.</b><br />
Prelevare dal limone delle strisce di buccia utilizzando un pelapatate prendendo meno parte bianca possibile.<br />
Mettere a bollire in un tegame il latte, la buccia del limone e metà dello zucchero.<br />
In una ciotola resistente al calore sbattere le uova, aggiungere lo zucchero e poi gli amidi.<br />
Versare il latte bollente sul composto di uova filtrandolo per togliere il limone. Mescolare velocemente per amalgamare i sue composti, poi mettere i tutto nel tegame e riportare sul fuoco. Cuocere girando con una frusta fino ad avere una crema densa e senza raggiungere l'ebollizione.<br />
Mettere a raffreddare con pellicola a contatto<br />
<br />
<b>Preparare la pasta bignè</b>.<br />
In una casseruola far bollire acqua, burro e sale. Togliere dal fuoco e versare la farina setacciata<br />
Mescolare velocemente con un cucchiaio di legno fino a quando l'impasto si staccherà dalle pareti formando una massa compatta.<br />
Mettere l'impasto ancora caldo nella ciotola con la planetaria e aggiungere lo zucchero, la vanillina, la buccia grattugiata del limone. Utilizzando la foglia mescolare a bassa-media velocità.<br />
Versare un uovo per volta avendo cura di versare il successivo solo quando il prima si sarà completamente amalgamato fino ad ottenere un impasto morbido e lucido. Versare, quindi, il lievito ed amalgamare bene il tutto.<br />
<br />
Scaldare l'olio a 170-180°C e utilizzando due cucchiaini far cadere l'impasto nell'olio bollente.<br />
Girare spesso le frittelle in modo che si gonfino bene e cuociano in maniera uniforme. Quando sono gonfie e dorate mettere a scolare su carta assorbente.<br />
Riempire con la crema utilizzando la sac a poche o una siringa con bocchetta per farcire. Cospargere con zucchero a velo e servire preferibilmente a temperatura ambiente.<br />
</blockquote>Staximohttp://www.blogger.com/profile/15644250681760374126noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-14690809.post-40175423617074170392018-12-01T13:05:00.000+01:002019-11-21T15:15:15.833+01:00Strudel al papavero, seconda versione<center><img src="https://farm5.staticflickr.com/4856/46128389631_9e828a5f77_b.jpg" width="600" height="710" alt="Strudel al papavero"></center><br />
I dolci con i semi di papavero mi piacciono e in passato ne avevo <a href="http://www.lospaziodistaximo.com/2012/05/rotolo-ai-semi-di-papavero.html">già provata un'altra versione tratta da uno speciale di Sale&Pepe</a>.<br />
Questa ricetta invece è tratta da "Strudel e dolci particolari" di Annliese Kompatscher e Angelika Ilies: è un libretto piccolo per dimensioni ma ricchissimo di ricette valide. <br />
<a name='more'></a><br />
Purtroppo non possiedo l'attrezzo per macinare il papavero, avrebbe davvero un uso moooolto raro, per cui il ripieno non è cremoso come dovrebbe essere ma lievemente granuloso. <br />
<br />
<blockquote><h3>Strudel al Papavero</h3><h6>da "Strudel e dolci particolari" di Annliese Kompatscher e Angelika Ilies</h6><h6>Per la pasta:</h6><p>500g Farina<br />
90g Burro<br />
50g Zucchero semolato<br />
25g Lievito di Birra fresco oppure 1 bustina di lievito disidratato<br />
2 Tuorli<br />
1 Uovo Intero<br />
sale<br />
1 tuorlo sbattuto con 2 cucchiai di latte per spennellare<br />
</p><h6>Per il ripieno:</h6><p>200ml Latte<br />
240g Semi di papavero (se possibile macinati)<br />
100g Zucchero semolato<br />
Scorza di limone grattigiata<br />
Cannella in polvere<br />
2 cucchiai di Miele<br />
</p>Mescolare (sabbiare) la farina con il burro freddo tagliato a dadini. Unire il lievito, i tuorli, l'uovo intero, lo zucchero un pizzico di sale. Iniziare ad impastare e aggiungere del latte per ottenere un impasto morbido che si stacchi dalle pareti della ciotola. coprire la ciotola con pellicola e lasciare lievitare fin quasi al raddoppio.<br />
Nel frattempo scaldare tutti gli ingredienti del ripieno, tranne il miele. portare ad ebollizione, togliere dal fuoco e aggiungere anche il miele.<br />
Sul tagliere infarinato spianare l'impasto fino ad uno spessore di 1cm, spalmare la pasta con l'impasto di papavero. Arrotolare e sistemare il rotolo su una teglia coperta di carta forno. Coprire bene (io chiudo la teglia in un grande sacchetto di plastica, poi lasciare lievitare ancora per 20-30 minuti.<br />
Preriscaldare il forno a 175°C. Spennellare il rotolo con il tuorlo sbattuto, infornare e cuocere per 35-40 minuti<br />
</blockquote>Staximohttp://www.blogger.com/profile/15644250681760374126noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-14690809.post-44453678452992700912018-11-27T19:00:00.000+01:002019-11-21T15:18:41.363+01:00La Gricia<center><img src="https://farm5.staticflickr.com/4905/44260144810_8a45bcb955_o.jpg" width="550" alt="La Gricia"><br />
</center>Cosa fare quando hai voglia di una amatriciana ma tuo marito non gradisce tanto il pomodoro? Semplice, si toglie il pomodoro e si fa la gricia!<br />
<a name='more'></a><br />
Questa non pretende di essere la versione originale o la migliore ricetta sul web. La voglio solo appuntare qua per non scordarmi che i piatti semplici non stancano mai.<br />
<blockquote><h3>Pasta alla Gricia</h3><h6>Dosi a piacere</h6><p>Pasta: Spaghettoni o Rigatoni<br />
Guanciale stagionato<br />
Pecorino Romano grattugiato<br />
Pepe<br />
</p>Portare ad ebollizione l'acqua e cuocere la pasta.<br />
Nel frattempo tagliare il guanciale a cubetti e rosolarlo in una padella antiaderente.<br />
In una ciotola macinare un po' di pepe e unire un po' di pecorino grattugiato, aggiungere quindi un po' di acqua di cottura della pasta e formare una crema.<br />
Quando la pasta è cotta aggiungerla nella ciotola, mescolare velocemente, aggiungere il guanciale rosolato e altro pecorino e pepe. Mescolare e servire.<br />
</blockquote>Staximohttp://www.blogger.com/profile/15644250681760374126noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-14690809.post-37016490839047623292018-10-13T11:21:00.001+02:002019-11-21T15:28:59.897+01:00Il Brodo e la sua Carne<center><img src="https://farm5.staticflickr.com/4894/44260581720_d6649dda71_o.jpg" width="550" alt="Il Brodo e la sua carne"></center><br />
Mi sono resa conto che nel blog c'è una grandissima lacuna per una che è bolognese di campagna da generazioni: non ho scritto nulla per quello che riguarda il brodo e la carne da brodo.<br />
Devo ammettere che ci ho pensato spesso e poi rinunciato perché l'argomento è delicato... è un po' come mettersi a descrivere la ricetta dei tortellini: ognuno ha la sua e ritiene sia la migliore. Poi, a dire il vero, anche se qualcuno ha stabilito quale è la ricetta perfetta, la realtà è che il brodo, soprattutto nelle famiglie contadine, si è sempre fatto al meglio delle possibilità del momento. Ovviamente il brodo della festa, a Natale e Pasqua, era molto curato cercando la carne migliore e un bel cappone. Altre volte si faceva con quello che c'era e potevano essere solo un po' di verdure, un'ombra di carne e qualche osso.<br />
<a name='more'></a><br />
Bisogna poi anche capire cosa era il brodo in una famiglia, magari numerosa, perché adesso siamo abituati a pensare al brodo per i tortellini e alla carne come al sontuoso carrello dei bolliti dei ristoranti. In passato "fare il brodo", o "mettere su la pentola", la domenica voleva dire mangiare quasi tutta la settimana, perché c'era la carne da mangiare così come era o da ripassare magari con le cipolle, le carote cotte nel brodo che personalmente adoro. Poi col brodo, oltre ai tortellini dei giorni di festa, ci si cuocevano tante cose: i passatelli, <a href="https://www.lospaziodistaximo.com/2010/02/la-pappa-nel-forno.html">la zuppa imperiale</a>, le tagliatelline, il riso con l'uovo e la forma (che qui da noi è il formaggio grattugiato), i parpadellini (che sarebbero dei piccoli maltagliati) oppure ci si inzuppava semplicemente il pane raffermo.<br />
Un altro problema nel descrivere come si prepara il brodo è la terminologia dei vari tagli di carne, che innanzitutto non conosco bene e che cambiano da regione a regione,ma ci provo.<br />
<br />
<blockquote><h3>Come preparo il Brodo</h3><h6>non metto pesi perché è tutto molto soggettivo</h6><p>Carne bianca: <br />
-Gallina o Cappone<br />
Carne di Manzo:<br />
- Un pezzo di muscolo, quello con la vena gelatinosa<br />
- Doppione (pezzetti di costato caratterizzati da osso e due strati di carne separati da membrane e grasso)<br />
- Un pezzo di lingua<br />
- Uno o più pezzetti di Codone (la coda)<br />
- Un osso con il midollo oppure un pezzo di ossobuco<br />
1 Cipolla ramata non tanto grande<br />
3 o 4 Carote<br />
Sale<br />
</p>In una pentola capiente versare dell'acqua e metterla sul fuoco. Iniziare subito ad aggiungere le verdure e tutta la carme di manzo.<br />
Portare ad ebollizione e poi abbassare, la fiamma perché l'acqua deve semplicemente sobbollire. In questa fase iniziale il brodo va "schiumato": la carne inizierà a rilasciare l'albumina e il grasso, che verranno a galla sotto forma di schiuma marroncina da togliere usando la ramina (la schiumaiola).<br />
Eseguita questa operazione, che consente al brodo di essere limpido ed evita che i residui si incrostino al bordo della pentola, coprire il tegame con il coperchio lasciandolo lievemente socchiuso. Fare bollire per quasi 2.<br />
Aggiungere poi la gallina o il cappone, fare riprendere il bollore e cuocere almeno per un'altra ora o fino a quando la carne bianca e di manzo non saranno cotte: infilando una forchetta la carne deve essere morbida.<br />
Verso la fine della cottura mettere un po' di sale: non esagerare altrimenti il brodo potrebbe essere troppo salato.<br />
A questo punto bisogna togliere la carne dal brodo e procedere alla sua sgrassatura. Si possono adottare due metodi: se è inverno, oppure se si aspetta che il brodo raffreddi, si mette la pentola fuori dalla finestra o in frigorifero per far rassodare il grasso che poi si può facilmente togliere dalla superficie.<br />
Altrimenti, con un mestolo si raccoglie la parte superficiale del brodo che è costituita da grasso. L'operazione si può fare con grande attenzione cercando di prelevare solo il grasso per buttarlo via direttamente oppure un po' più velocemente mettendo grasso e un po' di brodo in un contenitore, come in foto, che si fa poi raffreddare per solidificare il grasso e buttarlo.<br />
</blockquote><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhv71KvofcLM21xEuARoD2TZEytTgvQxkZi-midctExRLkqAVJhg0X6xWAr5C39i0Q_ZfLBx9wyhx4z38fyeUhwD40EsJafkJS7zBQHJSdssNC_j-7t0jdd-hMxkB84OdGdG6YqmQ/s1600/IMG_20180826_131739.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhv71KvofcLM21xEuARoD2TZEytTgvQxkZi-midctExRLkqAVJhg0X6xWAr5C39i0Q_ZfLBx9wyhx4z38fyeUhwD40EsJafkJS7zBQHJSdssNC_j-7t0jdd-hMxkB84OdGdG6YqmQ/s320/IMG_20180826_131739.jpg" width="400"/></a></div>Staximohttp://www.blogger.com/profile/15644250681760374126noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-14690809.post-62877373075299200902018-09-15T09:21:00.001+02:002019-11-21T15:29:43.408+01:00Le Tigelle di Alessandra Spisni<center><img src="https://farm5.staticflickr.com/4833/44260145850_296a48186a_o.jpg" width="550" alt="Tigelle di Alessandra Spisni"></center><br />
La ricetta delle tigelle non appartiene alla mia tradizione di Bolognese di pianura. A dire il vero ora che ci penso qui dalle mie parti non c'è un "pane" da passeggio tipo la piadina romagnola o appunto la tigella modenese. Sì, c'è la crescentina fritta ma quella è un'altra cosa.<br />
Forse è proprio per questo che, anche qui, si trovano ristoranti che fanno le tigelle, ma soprattutto, in tanti hanno la tigelliera per le produzioni casalinghe.<br />
In passato le avevo già fate anche in <a href="http://www.lospaziodistaximo.com/2012/05/tigelle-al-farro.html">versione Lievito Madre</a>, questa ricetta invece è con il lievito di birra ed è di Alessandra Spisni. Devo dire che mi piace molto per cui la annoto qui sul blog: le tigelle risultano morbide e panose al punto giusto, molto profumate grazie al vino.<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
Le differenze rispetto alla ricetta che ho trovato in rete sono:<br />
<ul><li>l'utilizzo della metà del lievito, che io uso secco e in particolare il Mastro fornaio (non per pubblicità, non me ne viene in tasca niente, ma perchè provando varie marche è quello con cui mi trovo meglio)</li>
<li>l'impasto in macchina mettendo tutto insieme, mentre nella ricetta originale viene fatta una crema con lievito, strutto, zucchero, vino e un po' di latte, che viene poi unita alla farina a fontana.</li>
<li>la farina integrale invece della zero: devo ammettere che le tigelle integrali risultano ancora più rustiche e profumate. Cambiando le farine che si usano si modifica ovviamente la quantità di liquidi necessari per l'impasto per cui non riesco a dare un quantitativo preciso dei liquidi da usare.</li>
</ul><br />
<blockquote><h3>Le Tigelle di Alessandra Spisni</h3><p>1kg Farina integrale<br />
100g Strutto<br />
25g Lievito di birra fresco oppure 1 bustina di Lievito Secco Mastro Fornaio<br />
150g Vino Bianco<br />
20g Sale<br />
200-300 g Latte fresco intero<br />
1 pizzico di Zucchero<br />
</p><br />
Nella ciotola dell'impastatrice mettere: la farina, il lievito ben distribuito, lo zucchero e lo strutto. <br />
Unire tutto il vino bianco e un po' di latte e iniziare ad impastare, aggiungendo altro latte se serve, fino ad ottenere un impasto abbastanza consistente, non troppo morbido.<br />
Ungere una ciotola e mettere a lievitare l'impasto fino al raddoppio, coprendo bene con pellicola trasparente per non fare seccare la superficie.<br />
Trasferire l'impasto sulla spianatoia e ricavare dei pezzi di circa 45-50g, arrotolarli a pallina e lasciarle lievitare altri 20-30 minuti.<br />
Nel frattempo scaldare la tigelliera e quando le palline sono lievitate iniziare a cuocerle.<br />
Si mangiano farcite con salumi o formaggio o il tradizionale <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Pesto_modenese">pesto modenese</a><br />
</blockquote>Staximohttp://www.blogger.com/profile/15644250681760374126noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-14690809.post-17404363855557431212017-07-29T13:07:00.000+02:002019-11-21T15:35:22.795+01:00Torta Ricotta e Pere<center><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgd1GLaBxvpTGnJBlgkK9QedBA79WHajUdh4epMoWEl7N6pNO80lhBsdn8MtwiHwT1ZcAUieow9_zL35gklqL12lt6NIBZEL8HmBRGCdymKw-RIDi5LYIyKTRRv0y6W88iCQylAXg/s1600/TortaRicottaPere_1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgd1GLaBxvpTGnJBlgkK9QedBA79WHajUdh4epMoWEl7N6pNO80lhBsdn8MtwiHwT1ZcAUieow9_zL35gklqL12lt6NIBZEL8HmBRGCdymKw-RIDi5LYIyKTRRv0y6W88iCQylAXg/s400/TortaRicottaPere_1.jpg" width="550" data-original-width="600" data-original-height="706" /></a></div></center><br />
La foto di questa torta risale addirittura al pranzo di Pasqua, direttamente dalla tavola e un attimo prima di tagliarla. Però meglio tardi che mai per scrivere la ricetta, anche se in realtà deriva da una ricetta che si trova già in rete, essendo la famosissima Torta Ricotta e Pere di Sal De Riso.<br />
Sono partita dalla <a href="http://www.lucianopignataro.it/a/grande-notizia-la-torta-ricotta-e-pere-di-sal-de-riso/75260/">ricetta pubblicata sul blog di Luca Pignataro</a>, ma ho cambiato la pasta biscotto sia per alleggerirla un po', visto il contesto dell'abbondante pranzo di Pasqua, sia perchè a causa di allergie non potevo usare le nocciole.<br />
<a name='more'></a><br />
Ho fatto quindi ricorso ad un altro grande Maestro, <a href="https://madeinsantin.it/">Maurizio Santin</a>, e utilizzato un biscotto sempre con frutta secca a cui ho tolto le nocciole, che mi era piaciuto molto quando l'ho assaggiato al corso di cui ho già accennato <a href="http://www.lospaziodistaximo.com/2017/05/crostata-al-limone-by-santin.html">qui</a>.<br />
<br />
<blockquote><h3>Torta Ricotta e Pere</h3><h6>Da un mix di ricette di Sal De Riso e Maurizio Santin</h6><br />
<h6>Per il Biscotto:</h6><p>300g Mandorle<br />
100g Noci<br />
170g Zucchero a Velo<br />
90g Farina 00<br />
450g Albume<br />
180g Zucchero di Canna<br />
100g Zucchero Semolato<br />
</p><br />
Tostare leggermente la frutta secca e tritarla con il mixer aggiungendo la farina e lo zucchero a velo per non avere problemi con l'olio rilasciato dalla frutta.<br />
Nella planetaria montare a neve gli albumi con lo zucchero semolato e quello di canna. Unire il mix tritato alla massa di albumi con movimenti delicati utilizzando una spatola.<br />
Foderare il fondo di due teglie 30x40cm con carta forno, versare in ognuna metà del composto e livellare.<br />
Cuocere per 20-25 minuti in forno caldo a 170-175°C.<br />
Appena tolte dal forno, staccare i bordi con un coltellino, ribaltare ogni biscotto su un altro foglio di carta forno e staccare delicatamente la cartaforno dal fondo. Lasciare raffreddare.<br />
<br />
<h6>Per le Pere:</h6><p>350g Pere Williams<br />
100g Zucchero<br />
20g Distillato di Pere<br />
6g Amido di Mais<br />
1/2 Limone<br />
</p>Pulire le pere e tagliarle a cubetti. Unire lo zucchero e il succo del mezzo limone. In una padella antiaderente, versare un filo d’olio extravergine d’oliva e cuocere a fiamma vivace i cubetti di pera con lo zucchero. Quando le pere rilasceranno il loro succo, unire l’amido di mais cospargendolo sulle pere e cuocere ancora due minuti. Aggiungere il distillato di pere, togliere dal fuoco e lasciare raffreddare a temperatura ambiente.<br />
<br />
<h6>Per La crema di ricotta:</h6><p>600g Ricotta di Mucca<br />
250g Panna da montare<br />
250g Zucchero Semolato<br />
1 Bacca di Vaniglia Bourbon<br />
</p>Mescolare la ricotta con lo zucchero e la polpa della bacca di vaniglia poi montarla con la frusta, in planetaria o con fruste elettriche, per circa 5 minuti. Montare la panna fino a quando sarà ben soda e amalgamarla alla crema di ricotta.<br />
<br />
<h6>Per l'assemblaggio:</h6><p>200g Acqua<br />
140g Zucchero<br />
100g Distillato di Pere;<br />
Zucchero a velo<br />
</p>Fare bollire l’acqua con lo zucchero per 30 secondi. Lasciare raffreddare ed aggiungere il distillato di pere.<br />
Dai due biscotti ricavare due cerchi di 30cm di diametro.<br />
Sistemate un cerchio d’acciaio, di altezza 4 cm e di diametro 30 cm, appoggiato su un vassoio, oppure foderate con pellicola uno stampo da torte con lo stesso diametro.<br />
Posizionare un cerchio di biscotto sul fondo e poi inzupparlo lievemente con la bagna alle pere. Incorporate le pere alla crema di ricotta e farcire. Adagiare sulla superficie l’altro disco di biscotto e bagnarlo con l’inzuppitura alle pere. Fare riposare il dolce in freezer per circa 2 ore.<br />
Sfilatre il cerchio d’acciaio, o ribaltate il dolce duun vassoio e decorare la torta zucchero a velo.<br />
<br />
<h6>Nota: alla prossima replica utilizzerò una quantità maggiore di pere perchè per i miei gusti sono poche.</h6></blockquote>Staximohttp://www.blogger.com/profile/15644250681760374126noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-14690809.post-79247639390024628942017-07-06T19:34:00.000+02:002019-11-21T16:54:27.967+01:00Il Cheesecake della moglie di Carlo<center><img src="https://farm5.staticflickr.com/4121/34919774294_6f75cc3265_o.jpg" width="550" alt="Il Cheesecake della moglie di Carlo"></center><br />
Come si distinguono le ricette "uguali" nel vostro ricettario?<br />
Nel mio in base al nome della persona che me l'ha passata, in questo caso la moglie di Carlo :o) Avrei anche potuto scrivere "Cheesecake buonissimo" oppure "il miglior Cheescake che abbia provato", ma sarebbe stato troppo generico. Molto meglio associarlo al nome, perchè mi fa ricordare che questo dolce l'ho prima assaggiato e poco dopo chiesto la ricetta, perchè era talmente buono che andava rifatto.<br />
<a name='more'></a><br />
Guardando gli ingredienti non ha nulla di particolare rispetto ad altre ricette che si vedono in giro, ma... Innanzitutto non c'è il phildephia, che per i miei gusti rende il risultato un po' troppo acido. Poi il mix di formaggio è molto ben bilanciato, tanto che il dolce non risulta per niente pesante o stomachevole, nonostante non sia proprio molto magro.<br />
Come si vede dalla foto orribile, questo dolce è perfetto per le teglie in alluminio 20x30cm, ma io preferisco farlo in due teglie 20x15 così posso usare, ad es, due confetture diverse se è per una sola occasione, oppure usarne uno per una cena tra amici e l'altro per il pranzo con i genitori.<br />
Una piccola particolarità: scrivo gli ingredienti come mi sono stati dettati... qualcuno capirà immediatamente la regione di origine :o)<br />
<br />
<blockquote><h3>Il Cheesecake della moglie di Carlo</h3><h6>Per la base:</h6><p>35 marie<br />
100g Burro fuso<br />
</p>Sbriciolare i biscotti con il mixer, mescolarli con il burro fuso e ricoprire il fondo della teglia. Riporre in frigorifero mentre si prepara il ripieno.<br />
<br />
<h6>Per il ripieno:</h6><p>3 Uova<br />
100g Zucchero Semolato<br />
250g Ricotta Mista<br />
500g Mascarpone<br />
2 cucchiai di farina<br />
</p>Se necessario setacciare la ricotta, mescolarla al mascarpone. Unire lo zucchero, le uova e infine la farina.<br />
Versare sulla base di biscotti e cuocere in forno caldo a 170-175°C per 30-40 minuti.<br />
Ricoprire la superficie con marmellata di frutti di bosco, o mirtilli, o frgole...<br />
<br />
<h6>Nota: Dicesi "maria" un biscotto secco simile agli Oro Saiwa :o)</h6></blockquote>Staximohttp://www.blogger.com/profile/15644250681760374126noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-14690809.post-15491943577237096332017-05-25T19:49:00.001+02:002019-11-21T16:56:43.847+01:00Crostata alla Crema by Santin<center><img src="https://c1.staticflickr.com/5/4268/34849208516_556fb49ab8_o.jpg" width="550" alt="Crostata al Limone by Santin"></center><br />
Erano tanti anni che avrei voluto fare un corso con <a href="https://madeinsantin.it">Maurizio Santin</a>. Le motivazioni erano varie: un po' perchè è uno dei primi pasticceri "famosi" che ho iniziato a seguire nel mondo del food-web, un po' perché è amatissimo da <a href="http://www.pinellaorgiana.it">Pinella</a> (un mito tra i foodblogger), un po' perchè era difficile partecipare ad un suo corso (<a href="http://www.ginofabbri.com">Gino Fabbri</a> è dietro l'angolo, ma lui no). <br />
Per cui non appena ho visto il programma dell'associazione <a href="http://lacucinadibabette.it">La Cucina di Babette</a> non ho avuto dubbi e mi sono subito iscritta al corso "Pasticceria: le ricette di base".<br />
Che dire...?<br />
Mi è piaciuto tantissimo: è simpatico, è un vulcano di energia e l'argomento del corso è stato davvero vasto. Frolle, biscotti, daquoise, creme, mousse, ganache e namelake: di tutto di più. Sono stata così entusiasta che dopo il corso ho provato varie ricette: davvero strano per me, perchè spesso passano mesi prima di provare le ricette di un corso. <br />
Per prima ho provato questa crostata con la crema: sia per provare la frolla, sia perchè sono alla ricerca di una buona ricetta di "Torta della Nonna". Questa prova l'ho realizzata con la frolla di tipo Napoli e la Crema da Forno. Risultato ottimo soprattuto merito della frolla che è davvero super! Dovrò però fare altri esperimenti perché non mi ha soddisfatto al 100% la consistenza della crema: l'uso dell'amido la rende gelatinosa e non era la consistenza che cercavo.<br />
<a name='more'></a><br />
<blockquote><h3>Crostata alla Crema by Maurizio Santin</h3><h6>Per la Frolla Napoli:</h6><p>250 g farina<br />
150 g Burro Morbido<br />
125 g Zucchero Semolato<br />
50 g Farina di Mandorle<br />
45 g Uova Intere<br />
1/2 baccello di vaniglia<br />
un pizzico di sale<br />
</p>Setacciare nella ciotola della planetaria la metà della farina, il burro a pezzetti e la polpa della vaniglia.<br />
Sabbiare bene quindi aggiungere lo zucchero, le uova e la farina di mandorla. Lavorare brevemente per amalgamare il composto quindi aggiungere la restante farina. Lavorare il minimo necessario a rendere l'impasto omogeneo.<br />
Fare un panetto, chiudere con pellicola e mettere in frigorifero preferibilmente per 12 ore.<br />
<br />
<h6>Per la Crema da Forno:</h6><p>500 g Latte intero<br />
120 g Zucchero Semolato<br />
80 g Glicosio<br />
30 g Amido di Riso<br />
30 g Amido di Mais<br />
100 g Uova intere<br />
1 stecca di vaniglia<br />
</p>Portare ad ebollizione il latte con la polpa del baccello di vaniglia e metà dello zucchero. In una ciotola mettere le uova e con una frusta amalgamarle all'altra metà dello zucchero e agli amidi. Versarvi sopra il latte bollente sempre mescolando, travasare il tutto nella casseruola e riportare sul fuoco. Cuocere mescolando con la frusta fino ad ebollizione. Fare raffreddare con pellicola a contatto<br />
<br />
Per preparare la crostata stendere la frolla poi foderare un cerchio o uno stampo da crostate di 24 cm di diametro e fare raffreddare bene con un passaggio in freezer. Cuocere il guscio in bianco in forno caldo a 170°C per 15 minuti , quindi riempire il guscio con la crema e terminare la cottura per circa 20-25 minuti.<br />
</blockquote>Staximohttp://www.blogger.com/profile/15644250681760374126noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-14690809.post-69387232663556583012017-02-26T14:48:00.000+01:002019-11-21T17:01:40.154+01:00Frittelle di Carnevale alla crema<center><a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/staximo/33127140625/in/dateposted-public/" title="Frittelle di Carnevale alla Crema"><img src="https://c1.staticflickr.com/1/777/33127140625_03009a2e54_z.jpg" width="550" alt="Frittelle di Carnevale alla Crema"></a><script async src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js" charset="utf-8"></script></center><br />
Ultimo fine settimana di carnevale e ultimi dolci fritti prima della Quaresima. Non sono molto brava a friggere e non ricordo nemmeno l'ultima volta che mi ci sono cimentata, ma queste frittelle sono anni che avrei voluto provarle e così ieri mi sono messa all'opera.<br />
Devo ammettere di essere molto soddisfatta sia per la riuscita dell'impasto, sia perché ho ottenuto un fritto bello asciutto: tutto merito dell'uso del termometro invece dell'empirico stecchino in legno messo nell'olio, oppure della frittella di prova per vedere se l'olio è pronto.<br />
<a name='more'></a><br />
La ricetta l'ho trovata sul blog <a href="http://ilpiattogoloso.blogspot.it/2015/01/frittelle-alla-crema.html">Il Piatto Goloso</a>, di cui mi è piaciuta la foto durante la ricerca con google. Forse non è tra le più tradizionali vista la presenza di lievito, ma per scaramanzia l'ho lasciato :o)<br />
La ricetta della crema invece è quella di Henry-Paul Pellapart da "L'arte della cucina moderna" che ultimamente consulto spesso per le preparzioni di base (Grazie a <a href="http://ilmondodiluvi.blogspot.it">Luisa</a> per avermelo consigliato alcuni anni fa quando ci siamo conosciute ai casting per la prima edizione di Masterchef) <br />
<br />
<blockquote><h3>Frittelle alla Crema</h3><h6>Per le frittelle:</h6><p>250 g Acqua<br />
50 g Burro<br />
200 g Farina<br />
50 g Zucchero semolato<br />
4 uova<br />
5 g Lievito per Dolci<br />
Buccia grattugiata di un limone<br />
1 Pizzico di sale<br />
Zucchero a Velo o Zucchero Semolato per guarnire<br />
</p>In una casseruola far bollire acqua, burro e sale. Versare, tutta in una volta, la farina e mescolare velocemente con un cucchiaio di legno fino a quando l'impasto si staccherà dalle pareti formando una palla compatta.<br />
Spostare l'impasto nella ciotola della impastatrice e lavorando con la frusta piatta (chiamata anche "Foglia" o "gancio a K") aggiungere lo zucchero e la buccia del limone.<br />
Continuando sempre a far girare l'impastatrice aggiungere le uova una alla volta, aspettando sempre che l'uovo sia assorbito prima di aggiungerne un altro. Infine aggiungere il lievito.<br />
In un pentolino scaldare abbondante olio, preferibilmente di arachidi, e portarlo alla temperatura di 10-180°C.<br />
Aiutandosi con due cucchiaini formare delle piccole palline di impasto facendole cadere direttamente nell'olio. Girarle spesso al fine di fare assume una forma rotondeggiante. Friggere fino a quando sono ben dorate.<br />
Toglierle dall'olio, farle asciugare su carta assorbente poi riempirle di crema con una siringa da pasticceria e cospargerle di zucchero a velo o semolato. <br />
<br />
<h6>Per la crema pasticcera:</h6><p>500 g Latte Intero<br />
150 g Zucchero Semolato<br />
75 g Farina<br />
4 Tuorli d'Uovo<br />
Buccia grattugiata di un Limone<br />
</p>Far bollire il latte con la scorza grattugiata, quindi lasciare in infusione 10 minuti.<br />
In un'altra casseruola montare con la frusta a mano i tuorli con lo zucchero, quando sono spumosi aggiungere la farina. Unire quindi il latte ancora caldo, filtrato con un colino, e mescolare.<br />
Trasferire sul fuoco e portare ad ebollizione mescolando in continuazione con la frusta.<br />
</blockquote>Staximohttp://www.blogger.com/profile/15644250681760374126noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-14690809.post-49415415452098843642016-12-01T19:47:00.001+01:002019-11-21T17:08:54.025+01:00Il Ragù in Bianco<center><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-4hoPisupQ7t0lhPoBehXbvtpUjqeiEWDpNKlsk3YxHrtC6K_TNHHqE49DKH-p5Az2jv1Dq6v9tKGAn6aZR3UJvV4DnoyoSNgapWStcAHBCVbik8A_xeh2LWFva4N7wuK6uN0xQ/s1600/RaguBianco.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-4hoPisupQ7t0lhPoBehXbvtpUjqeiEWDpNKlsk3YxHrtC6K_TNHHqE49DKH-p5Az2jv1Dq6v9tKGAn6aZR3UJvV4DnoyoSNgapWStcAHBCVbik8A_xeh2LWFva4N7wuK6uN0xQ/s320/RaguBianco.jpg" width="450" /></a></div></center><br />
Questa è un'altra di quelle ricette trovate in rete e che è entrata a far parte delle mie preferite. Ripeto periodicamente questo ragù da ormai più di 15 anni!<br />
La ricetta proviene dal forum Prezzemolo e Finocchio, che frequentavo all'epoca, e il nickname dell'autrice era "<i>Bele</i>", se non ricordo male. Ricordo però che era bravissima a scrivere e ogni tanto pubblicava racconti spassosissimi sulle avventure di un gruppo di gatti.<br />
<a name='more'></a><br />
Il ragù di Bele è davvero squisito e vi lascio la ricetta proprio come lei l'ha scritta: non riporta quantità, ma è lì il bello! Ogni volta si ottiene un risultato unico.<br />
<br />
<blockquote><h3>Ragù Bianco</h3><h6>ricetta originale dal forum Prezzemolo e Finocchio</h6>Si prende macinato misto. a vostro gusto, più è misto, meglio è. <br />
Lo fate soffriggere a fuoco vivace in maniera da chiudere la carne in una melangia di burro e olio ev. Poi cipolle e carote (tante) sedano (poco) e rosolate bene il tutto.<br />
Poi si sfuma con vino bianco se vi piace, se no con un mestolo di brodo (vero, non di dado). <br />
In un affare che avrete aqquacchiato all'uopo, fate ammollare dei funghi in latte caldo e quando sono pronti li aggiungete al soffritto e poi versate sul tutto il latte dei funghi. (come sto andando? non la trovate una prosa vivace e brillante che potrebbe persino ricordare l'artusi?) <br />
Vabbè, andiamo avanti... <br />
Avrete grattato pure una coccia di grana o parmigiano, bene, è il momento di usarla: buttatecela dentro.<br />
Dopo di che, tutta questa mappazza, deve cuocere un bel po' dalle due ore in sù. Si deve attacchicciare un po' alla pentola e quando ciò avviene, provvederete ad ammorbidire il tutto con un ramaiuolo (!) di brodo o di latte, a gusto vostro.<br />
Erbe da metterci: salvia oppure lauro oppure timo oppure fate un grazioso bouquet e ce le mettere tutte, insomma come ve pare<br />
</blockquote>Staximohttp://www.blogger.com/profile/15644250681760374126noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-14690809.post-35950140977549893972016-09-20T19:15:00.000+02:002019-11-21T23:02:19.933+01:00Crumble alle Prugne<center><a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/staximo/29523477240/in/dateposted-public/" title="Crumble alle Prugne"><img src="https://c1.staticflickr.com/9/8337/29523477240_0d692402b7_o.jpg" width="500" alt="Crumble alle Prugne"></a><script async src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js" charset="utf-8"></script></center>I crumble sono un tipo di dolce che adoro: la crosta burrosa racchiude una sorpresa di frutta succosa ed inoltre è un dolce velocissimo da realizzare.<br />
Questo, ad esempio, è stato improvvisato per un invito a cena non preventivato e per il quale non poteva mancare il dolce. <br />
<a name='more'></a><br />
Anche la foto è stata fatta al volo, non appena il dolce è uscito dal forno e mentre apparecchiavo, sistemavo la cucina e cercavo di capire cosa offrire agli ospiti: la cena è stata tutta fatta con quello che c'era in casa e che si poteva abbinare :o)<br />
<br />
<blockquote><h3>Crumble alle Prugne</h3><q><br />
Circa 1kg di Prugne Settembrine o Stanley<br />
Mandorle non pelate<br />
Cannella in polvere<br />
</q><br />
<h6>Per il crumble:</h6><q><br />
150 g Farina<br />
120 g Burro freddo a cubetti<br />
50 g Farina di Mandorle<br />
40 g Fiocchi di Avena piccoli<br />
50 g Zucchero Semolato<br />
50 g Zucchero di Canna<br />
1/2 cucchiaino da caffè di Lievito per dolci<br />
</q><br />
Tostare lievemente le mandorle in un padellino antiaderente. Imburrare bene una teglia di circa 20x30 cm.<br />
Lavare le prugne e tagliarle a metà. Togliere il nocciolo e sostituirlo con una o due mandorle a seconda della dimensione della prugna stessa e ricomporre le due metà. Disporre le prugne affiancate nella teglia e spolverarle con un po' di cannella.<br />
In una ciotola versare tutti gli ingredienti del crumble e amalgamarli rapidamente con la punta delle dita, oppure se si usa l'impastatrice lavorare brevemente con la foglia.<br />
Distribuire le briciole sulle prugne, poi decorare con le mandorle che eventualmente sono rimaste.<br />
Cuocere in forno a 180°C per circa 45 minuti.<br />
Lasciare intiepidire e servire, ottimo l'abbinamento con un gelato alla crema o fiordilatte.<br />
</blockquote>Staximohttp://www.blogger.com/profile/15644250681760374126noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-14690809.post-71322322420748965672016-08-02T19:16:00.000+02:002019-11-21T23:09:27.401+01:00La mitica Crostata Sabbiata di Ilio Berselli<center><a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/staximo/28619052752/in/dateposted-public/" title="Crostata Sabbiata"><img src="https://c1.staticflickr.com/9/8643/28619052752_924da27187_o.jpg" width="500" alt="Crostata Sabbiata"></a><script async src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js" charset="utf-8"></script></center><br />
E' da tanto che non pubblico ed è da tantissimo che dovevo pubblicare questa super-ricetta diventata ormai un must per me: ogni occasione è buona per prepararla. Purtroppo è così buona che finisce in un attimo!<br />
La ricetta è di Ilio Berselli, maestro panificatore Modenese, con cui ho avuto occasione di fare qualche corso presso Le Tamerici a Mantova.<br />
<a name='more'></a><br />
Io preferisco realizzare due piccole crostate invece che una grande, mi sembra siano più semplici da cuocere.<br />
<br />
<blockquote><h3>Crostata Sabbiata</h3><h6>di <b>Ilio Berselli</b></h6><h6>Per l'impasto:</h6><p>300 g Farina 00<br />
200 g Farina di Mais<br />
100 g Farina di Mandorle<br />
250 g Zucchero Semolato<br />
250 g Burro freddo<br />
2 Uova intere<br />
1 Tuorlo<br />
6 g Lievito chimico per dolci<br />
Buccia grattugiata di 1 Limone<br />
Semi di 1 Bacca di Vaniglia<br />
</p><h6>Per farcire:</h6><p>2 vasetti di marmellata da 220 g<br />
</p><h6>(opzionale) Per rifinire:</h6><p>Zucchero Semolato o di Canna<br />
Mandorle a lamelle<br />
</p>Mettere le farine, lo zucchero, il lievito, gi aromi e il burro a pezzetti nella ciotola della planetaria e fare sabbiare il burro usando la foglia. Fermare l'impastatrice, aggiungere le uova e il tuorlo e poi fare amalgamare velocemente, senza impastare: il composto sarà sbriciolato e non compatto.<br />
Preparare due stampi svasati di diametro 22 alla base, foderandoli con cartaforno. Mettere poco più della metà delle briciole di impasto sul fondo delle due teglie dividendolo equamente.<br />
<br />
<center><a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/staximo/28724765205/in/dateposted-public/" title="Crostata Sabbiata"><img src="https://c6.staticflickr.com/9/8697/28724765205_508df6c326_o.jpg" width="500" alt="Crostata Sabbiata"></a><script async src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js" charset="utf-8"></script></center><br />
Poi schiacciare con le dita.<br />
<br />
<center><a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/staximo/28724761945/in/dateposted-public/" title="Crostata Sabbiata"><img src="https://c2.staticflickr.com/9/8595/28724761945_5d453016fa_o.jpg" width="500" alt="Crostata Sabbiata"></a><script async src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js" charset="utf-8"></script></center><br />
In ogni teglia versare un vasetto di marmellata.<br />
<br />
<center><a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/staximo/28440390470/in/dateposted-public/" title="Crostata Sabbiata"><img src="https://c7.staticflickr.com/9/8185/28440390470_2db11f1f00_o.jpg" width="500" alt="Crostata Sabbiata"></a><script async src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js" charset="utf-8"></script></center><br />
Con l'impasto rimanente, diviso tra le due teglie, ricoprire la marmellata senza schiacciare.<br />
<br />
<center><a data-flickr-embed="true" href="https://www.flickr.com/photos/staximo/28619055092/in/dateposted-public/" title="Crostata Sabbiata"><img src="https://c5.staticflickr.com/8/7586/28619055092_e0ced4a395_o.jpg" width="500" alt="Crostata Sabbiata"></a><script async src="//embedr.flickr.com/assets/client-code.js" charset="utf-8"></script></center><br />
Cospargere con lo zucchero e le mandorle (io non l'ho fatto). Poi cuocere in forno caldo a 190°C per circa 30 minuti.<br />
<br />
</blockquote>Staximohttp://www.blogger.com/profile/15644250681760374126noreply@blogger.com0